Dopo il grande successo riscosso dallo spettacolo La Madre di Florian Zeller con la splendida Lunetta Savino, il sesto appuntamento della grande prosa, proposto dal cartellone della stagione del Teatro Tosti diretto dalla Compagnia dell'alba, è con il capolavoro di De Filippo "Non è vero ma ci credo" interpretato da Enzo De Caro. Lo spettacolo sarà in scena venerdì 3 marzo alle ore 20.45 al Teatro Tosti. La regia è di Leo Muscato, I due della Città del Sole Festival Teatrale di Borgio Verezzi. Ereditando la direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo, Leo Muscato inaugura questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che ha fatto con lui (Non è vero ma ci credo), rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, ma dando a questa storia un sapore più contemporaneo. Il protagonista dello spettacolo assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molier̀e che Luigi De Filippo amava molto. "L'avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano - si legge nelle note di regia di Muscato- vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. La sua vita è diventata un vero e proprio inferno perché vede segni funesti ovunque: nella gente che incontra, nella corrispondenza che trova sulla scrivania, nei sogni che fa di notte. Forse teme che qualcuno o qualcosa possa minacciare l'impero economico che è riuscito a mettere in piedi con tanti sacrifici. Qualunque cosa, anche la più banale, lo manda in crisi. Chi gli sta accanto non sa più come approcciarlo. La moglie e la figlia sono sull'orlo di una crisi di nervi; non possono uscire di casa perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare quelle assurde manie ossessive. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna. L'uomo minaccia di denunciarlo, portarlo in tribunale e intentare una causa per calunnia. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente, gioviale e preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un'altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Da qui partono una serie di eventi paradossali ed esilaranti che vedranno al centro della vicenda la credulità del pover o commendator Savastano.La storia è ambientata in una Napoli anni 80, una Napoli un po' tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona. Lo spettacolo concepito con un ritmo iperbolico condenserà l'intera vicenda in un solo atto di 90 minuti".
Anche in occasione di questo appuntamento torna la formula dell'Aperitosti in Teatro che inizierà un'ora prima dello spettacolo alle 19.45. Le prenotazioni sono possibili recandosi direttamente al botteghino del Teatro Tosti o telefonando al numero 0854212125.
Il prossimo appuntamento è previsto per venerdì 14 aprile, alle 20.45, con lo spettacolo Smarrimento di Lucia Calamaro che cura anche la regia con in scena Lucia Masino. L'appuntamento è in collaborazione con Un altro Teatro e si terrà al Cinema Auditorium Zambra.
Biglietti disponibili al botteghino del Teatro Tosti oppure on line sul circuito Ciaoticket. Info allo 0854212125
