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Appuntamenti in sala con il "cinema d'autore" per l'Auditorium Zambra

Auditorium Zambra: in sala, saranno presenti in rappresentanza attori e registi dei due film scelti, per un confronto con il pubblico, nel foyer la mostra di Gabriele Sciusco

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Il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch) sta per ospitare un doppio appuntamento con il cinema d'autore: in sala, saranno presenti in rappresentanza attori e registi dei due film scelti, per un confronto con il pubblico grazie all'impegno di Unaltroteatro di Lorenza Sorino, Arturo Scognamiglio e Davide Borgobello che in questo primo anno di gestione della struttura rimessa in sesto dal Comune di Ortona, sta offrendo tanti spunti culturali agli utenti oltre ad una programmazione cinematografica ampia in simbiosi con Ciakcity.


 

In sala, il 22 febbraio alle ore 18.00 in occasione della proiezione del film "I nostri ieri", per la regia di Andrea Papini, prodotto da Atomo Film ci sarà anche lo stesso sindaco del Comune teatino Leo Castiglione che interverrà, nel dibattito a fine film, per raccontare la sua esperienza.


 

Attorno alla ricostruzione cinematografica di un delitto ruotano le vite di Lara, Greta, Caroline, Luca, Beppe: sono alla ricerca di chi sappia ascoltare. La passione per il lavoro spinge Luca (Peppino Mazzotta), documentarista prestato temporaneamente all’insegnamento in una struttura carceraria, a ricostruire, per il saggio di fine corso, l’inspiegabile delitto del camionista Beppe (Francesco Di Leva). Durante la lavorazione dell’episodio i detenuti coinvolti nel laboratorio ritrovano un senso nel lavoro compiuto, mentre Luca, ripercorrendo a ritroso gli avvenimenti, incontra la rete dei legami familiari che ruotano attorno all’accaduto: la sorella della vittima (l'attrice Daphne Scoccia), l’interprete della vittima (Maria Roveran), e la famiglia che ha abbandonato Beppe (compresa sua moglie, interpretata da Teresa Saponangelo). La contemporanea e inaspettata visita della figlia di Luca (Denise Tantucci), che torna a trovarlo dopo anni di lontananza, lo costringerà non solo ad interrogarsi sul suo stesso rapporto tra identità e memoria, ma anche a comprendere che l’affetto che gli viene richiesto dal mondo che lo circonda è la soluzione per uscire dalla sua crisi. 


 

In sala ci saranno proprio Papini regista anche per "La misura del confine" e "La velocità della luce" e l'attrice marchigiana Daphne Scoccia, candidata al David di Donatello per la migliore attrice protagonista nel 2017 ha recitato in tantissimi film fra i quali si ricordano "Fiore" di Claudio Giovannesi, "Rido perchè ti amo" di Paolo Ruffini, "Il meglio di te" di Fabio Cortese.


 

Il 24 febbraio alle ore 18.00, è la volta di "Santa Lucia", prodotto da Teatri Uniti e River Studio e distribuito da Double Line: è la storia di uno scrittore cieco che dopo quaranta anni di esilio in Argentina, torna a Napoli per la morte della madre e intraprende col fratello musicista un viaggio della memoria nei luoghi della sua giovinezza che non può più vedere, alla ricerca del vero motivo del suo addio. Il film è scritto e diretto da Marco Chiappetta alla sua opera prima.


 

Protagonisti di "Santa Lucia" sono parte Renato Carpentieri e Andrea Renzi, che sarà ospitato dallo Zambra ed è noto per aver recitato in film ormai diventati storia come "Quo vadis, baby?", per la regia di Gabriele Salvatores, "La tigre e la neve", di Roberto Benigni,”L’uomo in più” di Paolo Sorrentino, "L'estate del mio primo bacio" di Carlo Virzì, "Parlami d'amore" regia di Silvio Muccino, "Morrison" di Federico Zampaglione, "Siccità" di Paolo Virzì.


 

Al fianco di Renzi ci sarà anche il produttore Angelo Curti che nel 1987, insieme al compianto Antonio Neiwiller, a Mario Martone e Toni Servillo e ad alcuni compagni di Falso Movimento, è tra i fondatori della cooperativa Teatri Uniti, che tuttora presiede. 


 

Contestualmente nel foyer dell'Auditorium verrà inaugurata la mostra di Gabriele Sciusco il 22 febbraio che permarrà per due settimane: giovane artista di Ortona (Chieti), figlio d’arte del pittore Franco Sciusco, risulta essere geniale narratore del suo tempo, con i suoi smalti Lé (come viene chiamato) ama raccontare le emozioni del cuore dell’uomo. I suoi tratti, i suoi chiaroscuri, gettano una luce sui fondi bui per cogliere i moti interiori dei personaggi che rappresenta. I suoi volti sono finestre sull’anima, visioni interiori, indagini profonde sugli inenarrabili anfratti che si celano nella parte più intima di ognuno, là dove ogni persona ama, odia, soffre e gioisce della grande avventura dell’esistenza. Un’arte in cui le mani raccontano l’anima. 


 

Per info il numero è 345.4367809,

segreteria@cinemauditoriumzambra.com

Si ricorda che la partecipazione ad una singola serata ha un costo di 8.50€, per chi acquista il biglietto di entrambe le serate il costo in promozione è di 11.00€. 

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