Alla luce degli ultimi provvedimenti ASL sugli ospedali, nell'ottica della spending review, che di fatto hanno penalizzato Senologia dell'Ospedale Bernabeo di Ortona, Centro di riferimento regionale per la cura del cancro al seno, interviene sul declassamento del reparto, il sindaco della città Vincenzo D'Ottavio, nonché medico di famiglia e sensibile all'argomento.
“A prescindere dalla misure adottate della direzione sanitaria Asl che trasformano Senologia da Unità Operativa Complessa a struttura semplice, vogliamo che la “punta di diamante” del reparto d'eccellenza del nosocomio locale, il prof. Ettore Cianchetti, rimanga a Ortona. Altrimenti”, continua il primo cittadino, “perde un po' di senso l'attuale destinazione del Bernabeo a ospedale specializzato nella cura delle patologie della donna. D'altronde, si sta investendo in questo progetto proprio perchè nel nostro ospedale c'è Senologia, diretta dal prof. Cianchetti, un luminare nel suo campo che non vogliamo assolutamente perdere, a prescindere dal fatto che non avrà più la qualifica di primario, ma di responsabile di un non meglio spiegato Programma operativo di chirurgia senologica”.
"C'e' bisogno di chiarezza rispetto al centro regionale di senologia del professor Cianchetti. La sanità pubblica abruzzese non può e non deve rinunciare per alcun motivo alle eccellenze che riesce a esprimere".
Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci.
"Il centro di Ortona, oltre ad avere avuto il riconoscimento di centro regionale, è uno dei poli con la più alta capacità attrattiva anche fuori Abruzzo per l'eccellenza delle prestazioni erogate ai pazienti generando, peraltro, una mobilità attiva che fa solo bene ai conti della sanità abruzzese alle prese, troppo spesso, con il fenomeno inverso" avverte Paolucci, "per questo c' è bisogno di continuare a lanciare messaggi positivi a migliaia di donne abruzzesi e non abruzzesi per la continua valorizzazione concreta, reale, effettiva di quel polo senologico. Su questo punto chiediamo spiegazioni convincenti sul futuro del centro, tenendo conto della nuova definizione dell'assetto dell'organigramma previsto, responsabile di un non meglio spiegato Programma operativo di chirurgia senologica. Voglio augurarmi che questa soluzione non avviene per far fronte alla forzata riduzione del numero delle unita' operative complesse. E dunque Asl e Università hanno il preciso dovere di chiarire con precisione il futuro del centro regionale all'interno di una struttura da tempo definita come presidio della donna".
