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Le aziende puntano sul Porto regionale di Ortona per l'apertura verso nuovi mercati

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Il porto di Ortona è tornato al centro della attenzione delle istituzioni al massimo livello.

L'ha ribadito anche il sottosegretario alla Presidenza, Camillo D'Alessandro, ieri presente alla firma del protocollo tra il Comune di Ortona e il Polo per l'Internalizzazione delle imprese abruzzesi a Palazzo di Città. “La Regione Abruzzo sotto la guida del governatore D'Alfonso”, ha evidenziato D'Alessandro, che segue, la delega trasporti per conto del presidente, “ha deciso, con delibera, che il Porto di Ortona è il porto  della Regione Abruzzo. La Regione ritorna ad essere  cabina di regia per questo argomento e "accompagnerà" il Comune nel dragaggio, nell'approvazione del Piano Regolatore Portuale e nello sbloccare e intercettare altri fondi per lo sviluppo portuale che deve essere anche un'attrattiva turistica per la nostra regione. Tra pochissimo tempo”, conclude, “ i cittadini affacciandosi dall'Orientale vedranno il “secondo tempo della città”.

All'incontro, hanno partecipato oltre al sindaco D'Ottavio e a D'Alessandro, anche: il Presidente del Polo, dr. Francesco Norcia, il consulente del Sindaco per lo sviluppo della portualità Ing. Antonio Nervegna e altri addetti ai lavori.

La questione è che gli imprenditori puntano su un buon porto attrezzato ed efficiente e, soprattutto, vicino alle proprie aziende, come il Porto di Ortona, per cercare di diminuire i costi di trasporto dei loro prodotti ed essere quindi maggiormente competitivi nei mercati. L'idea è anche quella di aprirsi a nuovi mercati magari proprio con l'ausilio del bacino portuale.

Sul porto, dunque, si stanno creando aspettative e grandi attenzioni da parte di vari soggetti, pubblici e privati, verso la possibilità di aperture di traffici e di commerci con i paesi balcanici, la Turchia e il sud del Mediterraneo.

Il Comune di Ortona e il Polo per l’Internazionalizzazione delle imprese abruzzesi, consapevoli dell’importanza di una infrastruttura, utile e necessaria allo sviluppo dell’Abruzzo, hanno siglato un “protocollo d’intesa” con lo scopo di promuovere, proprio grazie al Porto Regionale, il sistema Abruzzo nei mercati esteri.

Il Polo è una società consortile, senza scopo di lucro, riconosciuta dall’Ente Regione Abruzzo, che ha l’obiettivo di favorire il processo d’internazionalizzazione delle imprese dei vari settori produttivi della Regione.

Con l’accordo il Polo riconosce il Comune di Ortona come interlocutore fondamentale con cui sviluppare una collaborazione attiva per lo studio delle potenzialità di sviluppo del Porto di Ortona, definita “struttura strategica Regionale per l’internazionalizzazione delle Imprese orientate a stabilire rapporti commerciali e di scambio con i paesi trasfrontalieri appartenenti al bacino Adriatico e del mediterraneo orientale”.

Il Comune di Ortona riconosce nel “Polo”il soggetto qualificato per la gestione delle attività d’interlocuzione con gli organismi pubblici e privati coinvolti nei processi di programmazione e gestione di programmi e progetti di sviluppo, orientati all’internazionalizzazione delle imprese e allo sviluppo dei rapporti commerciali con gli altri Paesi del bacino Adriatico.

Con la firma dell’accordo si intendono promuovere programmi d’interesse comune per favorire il processo di ripresa dell’economia locale e Regionale, promuovendo lo sviluppo del “nodo logistico” centrato sul porto di Ortona, quale nodo della rete trasportistica di rilevante interesse regionale ed Europeo.

Tra le azioni di programma, previsti nell’accordo, sipossono evidenziare i seguenti punti:

analisi e ricerca delle opportunità di rapporto con l’estero delle eccellenze produttive e di servizi in Abruzzo;
analisi dei principali competitor sui mercati esteri e analisi di competitività dei distretti produttivi abruzzesi;
indagine sulla possibilità di coinvolgere soggetti finanziari esteri interessati allo sviluppo, trasformazione ed utilizzo delle infrastrutture di trasporto portuali e/o intermodali esistenti nella Regione Abruzzo attraverso l’impiego di capitali privati;
studi sulla attrattività economica, giuridica, fiscale e di mercato dei principali Paesi target;
attività di formazione finalizzata al potenziamento del livello di interlocuzione con soggetti imprenditoriali esteri;
supporto nella realizzazione di campagne di sensibilizzazione al made in Italy e realizzazione di iniziative promozionali.

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