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LA RETE PORTUALE "ORTONA" CHIEDE AL SINDACO DI CONDIVIDERE IL PROGETTO DEFINITIVO DEL PRP

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La Rete Portuale ha protocollato un documento, indirizzato al Sindaco, in cui chiede al primo cittadino un incontro per condividere le tavole del Piano Regolatore Portuale prima che vengano portate in Consiglio Comunale.

Il Piano Regolatore Portuale, infatti, dopo le considerazioni avanzate della Rete su alcune scelte tecniche che andavano a danneggiare una delle imprese aderenti, la MIcoperi, e dopo una delibera consiliare che ribadiva quanto sostenuto dalla Rete, doveva essere modificato dai progettisti prima di essere portato al voto dell'assise comunale.

«Ad oggi ci giunge voce- sottolinea il presidente della Rete, Barbara Napoliello- che le tavole siano state modificate ma non si sa in quali termini e se risultano adeguate rispetto alle esigenze più volte espresse dalla Micoperi in termini di futuri investimenti, la Rete con il documento chiede ufficialmente all'amministrazione comunale di convocare un tavolo in cui poter condividere con la Rete Portuale i nuovi progetti. Siamo certi che il sindaco d'Ottavio vorrà coinvolgere, anche in questa fase, gli imprenditori portuali che sono direttamente coinvolti ».

Nel documento, inoltre, la Rete affronta anche il delicato tema del dragaggio dello scalo ortonese, suggerendo delle ipotesi di lavoro che secondo gli imprenditori del settore e dei loro consulenti tecnici potrebbero non solo  garantire la buona riuscita dei lavori ma anche ridurne i tempi di realizzazione.

«Anche sul dragaggio la Rete Portuale si è impegnata fin dalla sua costituzione- continua il presidente- sollecitando tutte le Istituzioni competenti, e creando un gruppo di lavoro per elaborare un documento tecnico che potesse supportare il Comune nel proprio compito. La Rete ha voluto mettere a disposizione dell'Ente le proprie competenze e le proprie esperienze, nella convinzione che solo una piena condivisone con gli operatori economici possa davvero dare un nuovo impulso al nostro porto e al nostro territorio».

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