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La città di Ortona perde la Bandiera Blu

Montebello: "C'è bisogno d'aria nuova".

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La città di Ortona, quest'anno, non prende la Bandiera Blu 2014 che viene conferita, come sempre, dalla FEE (Fondation For Environmental Education). La notizia esce questa mattina sul sito dell'Ansa Abruzzo . Il sindaco Vincenzo D'Ottavio e altri amministratori comunali non ne sapevano nulla e cadono dalle nuvole, spiazzando così chi fa informazione e cerca di capire come siano andate le cose, nell'interesse dei lettori e della cittadinanza.


Il commento a caldo sulla vicenda del consigliere comunale di maggioranza, Claudio Montebello, in quota Pd, che noi riportiamo integralmente:


L’impegno di Consigliere Comunale spesso comporta rinunce, come sottrarre tempo alla propria famiglia o al proprio lavoro, ma chi lo svolge prova anche soddisfazione quando sa di riuscire a dare qualcosa per la propria comunità.

Altre volte si vivono condizioni di vero disagio e di avvilimento, come quello che sto vivendo , di nuovo, in questi giorni. Ortona ha perso la bandiera blu 2014, si dirà che non è un danno irreparabile, si dirà che è solo responsabilità della distrazione di un funzionario, si potranno dire tante cose, ma il fatto evidenzia un grave stato di inefficienza e di incapacità nella gestione di questo settore.

Lo sviluppo del turismo era un punto di forza del programma amministrativo del centro-sinistra ma cosa siamo riusciti a costruire in questi due anni?Non appare certo una città migliorata nell’immagine. Frane, strade rotte e piene di buche, erbacce ovunque. Siamo all’inizio della stagione balneare e la macchina amministrativa non ancora si muove, accessi al mare negati, parcheggi ridottissimi, servizi igienici inesistenti.

Nei giorni precedenti e in quelli successivi alla santificazione dei due papi (Papa Roncalli e Papa Vojtyla) la città di Lanciano ha accolto migliaia e migliaia di pellegrini provenienti da diversi continenti, evidentemente l’accoglienza al “Miracolo Eucaristico” di Lanciano è il risultato della capacità di promozione e della disponibilità di servizi di accoglienza.

Ma se un pulman di quei pellegrini si fermava in piazza San Tommaso, cosa trovava? Un punto di accoglienza, un ristoro, un servizio igienico? Pensiamo forse di poter sviluppare il turismo solo con la festa del Perdono?

I professionisti della rassicurazione continuano a ripetere che va bene così. Io, invece, dico no, non va proprio bene così e sono molto amareggiato per gli “insuccessi” che si ripetono (ultimo la perdita della bandiera blu), sono stanco di richiamare l’attenzione su questi argomenti e sono stufo di assistere a questo vecchio modo di fare.

C’è bisogna cambiare aria e lo si deve fare, in un modo o nell’altro.

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