Quante opere pubbliche con soldi pubblici sono stati fatti ad Ortona? C’è qualche opera che si può dire che sia stata fatta bene e a risparmio? Chi controlla? Chi fa rilievi e recupera i soldi nel caso siano stati fatti errori e riscontrate negligenze? Sono interrogativi che ad Ortona non hanno risposta. C’è un sistema di SILENZI e accondiscendenze che resiste e prospera, ma che è da smantellare.
Il caso della STRADA POSTILLI-RICCIO è un ottimo esempio. Per la strada furono spesi ben otto milioni di euro per un risultato modestissimo, con opere totalmente incomplete. Questi fatti risalgono al 2003 con la progettazione e dieci anni dopo arrivano le “opere” e “l’inaugurazione” nel 2013.
Nel 2021, l’Associazione Torre Foro torna a sottolineare le gravi carenze con una relazione protocollata in comune il 10 giugno, ma mai trasmessa ai Consiglieri.
Sono passate quattro amministrazioni con decine di assessori e centinaia di consiglieri, qualcuno ha presentato un esposto, non a parole - ma fatti scritti e inviati alle autorità competenti - per dire: c’è qualcosa che non va, che deve essere chiarito per il bene dei cittadini, per la sicurezza e per le loro tasche?
In questi casi, recuperare soldi per errori e opere fatte male è un imperativo di ogni amministrazione che vuole una città migliore.
Nel Paese dei furbetti ci si sbraccia (i soliti vecchi e nuovi) nel far finta di preoccuparsi ma nel contempo il conto salato viene sempre presentato solo ai cittadini. I veri responsabili si compiacciono di farla franca. Molti cittadini si rivolgono al sottoscritto perché come sanno su tutte le cose che non vanno ho presentato esposti, denunce, richieste di chiarimenti. Atti e documenti che rimarranno, di cui si attendono gli esiti.
Cosa accadrà per le gallerie delle Ferrovie sotto il Castello Aragonese; per le discariche abusive che proliferano incontrollate; per la “scala accidentata” dei Ripari di Giobbe; per gli scarichi fognari sversati in mare; per gli abusivismi ed arroganze di chi si sente protetto; per i dissesti finanziari come la Cantina di Ortona; per i conti comunali che non tornano per le cause perse; per i rendiconti di feste; per i soldi dati senza riscontri; per il dragaggio del porto che non c’è; per le banchine occupate ormai totalmente da privati; per il traffico di spazzatura e nuove concessioni per lo stoccaggio di rifiuti; per le vie rurali pericolosissime; per i mancati controlli sui lavori pubblici; per la carenza di parcheggi e servizi annessi; per i costi di inefficienze e ritardi - che saranno pesantissimi - come le spese di condanna del Giudice del lavoro per assunzioni fatte male.
Il conto sarà presentato ai cittadini, ma le cose possono cambiare per accertare le responsabilità di chi ha mal governato e completare le opere tutt’oggi pericolose per i cittadini e per il Comune.
