Lavori inutili e sprechi, così si fanno pagare i conti ai cittadini
Spesso le persone di buon senso si domandano, ma come fa una amministrazione che più di rattoppi non riesce a fare, a spendere quasi 18 milioni di euro l’anno? La risposta è semplice, buttando una parte rilevante di soldi dalla finestra in opere inutili. Il caso magnificato dalla giunta, dal sindaco Castiglione e dell’assessore Totaro dell’abbattimento e ricostruzione da capo della scuola per l’infanzia di via Gran Sasso ne è un esempio che meriterebbe una rivota dei cittadini.
Una scuola che già c’è - sulla quale l’amministrazione ha speso negli anni centinaia di migliaia di euro e che potrebbe essere rimessa in sesto con poco - viene rasa al suolo per poi essere ricostruita, il tutto sarà un edificio di un piano che, udite udite “richiamerà le sembianze di un Trabocco”. La spesa annunciata è 625 mila euro (stiamo parlando dello stesso sindaco e che poi scuote la testa davanti a un fondo per le emergenze, in questo caso per le famiglie di agricoltori che da due anni non hanno ricevuto nessun compenso per il lavoro fatto). Ora la scuola di via Gran Sasso è stata chiusa nel 2016 per inidoneità, (leggi sulla sicurezza alla mano dovrebbe essere chiuso anche il Comune).
Invece di pensare a come riordinare i locali, come avviare opere di ristrutturazione e di miglioramenti, il sindaco e il suo assessore hanno pensato di fare le cose in grande: demolire e ricostruire da capo; naturalmente come sempre arrivano in ritardo rischiando anche la revoca delle risorse assegnate (all’art. 2 del decreto ministeriale del 21/12/17 il termine per la progettazione ed aggiudicazione dei lavori è fissato in 18 mesi, il successivo art. 4 sanziona il ritardo con la revoca delle risorse).
C’è ora da chiedersi con quale criterio e priorità rispetto a molte altre emergenze della città? Cosa spinge il sindaco a dare priorità massima ad alcune cose e girare la testa rispetto ad altre emergenze?
Lo spieghi bene e non dica le solite parole retoriche per la “sicurezza” o altre invenzioni utili per la stampa locale: se parliamo di sicurezza e prevenzione allora dovrebbe pensarci due volte prima di parlarne e fare il finto salvatore della patria.
Sì perché demolire una scuola esistente con la sua storia e il suo valore architettonico quale raro esempio di razionalismo italiano, (vedremo cosa dirà la sovrintendenza) costituisce un danno, considerato che c’era già un progetto esecutivo per la sua ristrutturazione e per il miglioramento sismico che poteva essere finito già da tempo.
Si è invece preferito pagare di nuovo per un altro progetto che snatura quello preesistente, approvato e finanziato, con una doppia spesa progettuale per ottenere una scuola addirittura più piccola (per 60 alunni mentre quella esistente è per 80).
E giacché ci sono i soldi in ballo dei cittadini, faccia uno sforzo Castiglione e firmi la mia richiesta che lui ha voluto bloccare, della attuazione di una Commissione d’inchiesta sui debiti del Comune, così sapremo tutti dove sono andati e vanno a finire gli sprechi, che pagano i cittadini e non lui. IO NON CRED0 CHE LO FARA' E VOI ?
PEPPINO POLIDORI CS