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DEBITI FUORI BILANCIO, I 397 MILA EURO A ORTONA AMBIENTE " D'URGENZA "

TROPPI PASSI FALSI DEL SINDACO CASTIGLIONE

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Debiti fuori bilancio, i 397 mila euro dati a Ortona Ambiente “d’urgenza” e i troppi passi falsi del sindaco Castiglione

Una cifra che tocca quasi 400 mila euro, che sindaco e maggioranza hanno voluto destinare - ai sensi dell’articolo art. 194, comma 1, lett. e, del D.Lgs 267/2000 - in favore di “Ortona Ambiente”, senza sentire altre ragioni. Una decisione presa contro il parere delle opposizioni e senza voler ostinatamente tener conto delle pronunce della Corte dei Conti, che parlano chiaro.

I quasi 400 mila euro (che per adesso pagheranno i cittadini e non Castiglione e la sua maggioranza) non potevano essere argomento di un Consiglio Comunale convocato “d’urgenza” perché ne mancavano le condizioni di imprevedibilità, che in ogni caso dovevano essere esplicati nel provvedimento di convocazione (art. 37 del regolamento del Consiglio Comunale). Peraltro la stessa votazione favorevole della maggioranza si pone in evidente contrasto con le pronunce della Corte dei Conti che escludono la possibilità per gli accordi transattivi (come nel nostro caso) di ricorrere alla nozione di debito fuori bilancio.

Il sindaco con arroganza ha deciso per il voto; in questo modo crede di poter sfidare le opposizioni alle quali non ha concesso neppure il tempo necessario per esaminare tutta la documentazione sui debiti del Comune, e nel contempo, si avventura per inesperienza o per calcolo su un terreno minato.

Gli strappi alle regole sono diventati ripetuti e sempre più gravi.

C’è da chiedersi: perché negli anni passati i funzionari del Comune non hanno portato in contabilità la cifra che oggi la maggioranza ha deciso di concedere a Ortona Ambiente?


Giovedì 15 novembre Sindaco e maggioranza, senza rispondere a questa domanda, hanno voluto attuare un colpo di mano deliberando e assegnando la somma, forzando regole e procedure. A nulla sono valse le rimostranze delle opposizioni e, da parte mia, gli appelli a bloccare la delibere per l’assoluta carenza di documentazione e di motivazioni. 


Sui debiti il Comune rischia grosso perché finirà sotto la lente della Corte dei Conti per le decisioni prese in contrasto con una giurisprudenza oramai consolidata che impone al Comune limiti a manovre contabili nel rispetto delle procedure di spesa previste dall’art. 191 TUEL e censura il ricorso spericolato al riconoscimento dei debiti fuori bilancio.

Infine il sindaco insieme al presidente del Consiglio hanno anche la responsabilità politica e amministrativa per aver promosso e presieduto un Consiglio Comunale d’urgenza senza verificare ed indicare i motivi di questa urgenza. Troppi passi falsi che magari oggi al cittadino comune poco interessano o forse ne prenderà atto solo quando sarà costretto a pagare più tasse. Per il sindaco e la sua maggioranza i passi falsi, invece, possono causare brutte cadute.

PEPPIMO POLIDORI  CS

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