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LE OPPOSIZIONI UNITE DICONO NO AL GIROTONDO DI CASTIGLIONE SUI DEBITI FUORI BILANCIO

LA MINORANZA DEVE AVERE IL TEMPO NECESSARIO PER STUDIARE GLI ATTI CHE VENGONO PORTATI IN CONSIGLIO COMUNALE

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Le opposizioni unite dicono no al girotondo di Castiglione sui debiti fuori bilancio

Il sindaco Leo Castiglione spera che nessun cittadino abbia tempo e voglia di controllare davvero cosa combinano lui, la sua giunta e i suoi consiglieri, con i soldi del Comune.

Debiti fuori bilancio, sprechi e incongruenze finanziarie sono fatti che il Primo Cittadino ritiene sia cosa di esclusiva gestione sua e di pochi altri. Non c’è altro da spiegare perché ora sindaco e maggioranza impediscono pure alle opposizioni di interloquire su cifre e debiti fuori bilancio.


Secondo la filosofia spiccia di Castiglione, la Minoranza consiliare non deve vedere e mettere bocca sul destino delle casse municipali. Alla minoranza vengono negati nella sostanza i documenti contabili (consegnati in modo carente e solo all’ultimo minuto) e la possibilità di discuterne in Consiglio. Già perché la Presidente del Consiglio (ispirandosi e aderendo alle scelte di Castiglione) pretende di dettare legge sui tempi, gli orari, su quando e come svolgere i Consigli comunali tanto da fare annunci blitz sulle date confidando che molti hanno impegni di lavoro e sono impossibilitati a partecipare.

Quello che ormai appare una norma è stato rafforzato da un ennesimo attacco alla minoranza. Il Consiglio è stato fissato dapprima alle 9,30 della mattina di mercoledì, - le opposizioni avevano chiesto le 18 per essere partecipi - la maggioranza invece ha deciso per le ore 14, con un atto prepotente e insensato. 


Un metodo avvilente rimarcato oggi durante la conferenza stampa tenuta dagli esponenti delle opposizioni.

Una mossa unitaria per dire no alla improvvisazione arrogante di Castiglione e di chi in Consiglio lo sostiene; abbiamo detto no perché è venuto il momento di sapere dove vanno i soldi e perché il Comune è sempre più indebitato. Si tratta di domande serie e le risposte devono essere chiare. Sapere le cose come stanno non è una concessione di Castiglione e soci, ma un preciso e irrinunciabile diritto-dovere delle opposizioni.

Attendiamo noi e i Cittadini tutte le risposte e i conti che Castiglione riserva solo alla sua compiacente maggioranza.

PEPPINO POLIDORI  CS

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