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IL SINDACO DI ORTONA , PER COME LANCIA CRITICHE, SI E' CONVINTO CHE DEBBA PARLARE SOLO LUI AUTO ELOGIANDOSI

PONTE E STRADE ROTTE , CASTIGLIONE FACCIA MENO PROPAGANDA E PIU' FATTI

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Ponte e strade rotte, il sindaco faccia meno propaganda e più fatti.

Il sindaco di Ortona, per come lancia critiche, si è auto convinto che debba parlare solo lui. Auto elogiandosi. Un esercizio che attua quotidianamente attraverso l’addetto stampa del Comune - che scrive solo del sindaco e dei suoi assessori -. Ieri è arrivato un esempio con una nota scritta a quattro mani dall’ufficio stampa del Comune dal titolo: “Opportune precisazioni dell’amministrazione comunale”. Il pomposo titolo e le dichiarazioni del sindaco si riferiscono ad una mia iniziativa, intrapresa su invito dei cittadini, per un giro con alcuni residenti di Contrada Feudo e con loro ho constatato la disastrosa situazione viaria e i disagi dovuti alla chiusura del ponte sul fiume Arielli. I cittadini lamentano, ed io con loro, il disinteresse dell’amministrazione che ha girato loro le spalle sostenendo che il ponte non potrà essere ricostruito. Questo ho raccontato aggiungendo che il Comune é chiamato a trovare soluzioni e non limitarsi a dire no o sì secondo i tempi non certo brevi di relazioni, progetti tecnici e reperimento di fondi. Castiglione ha voluto subito replicare: “...che non si possono improvvisare soluzioni tecniche.” e ancora che sarà “...trovata una soluzione tecnica...”, mentre sui fondi “...è stata approvata una delibera per la sistemazione delle strade delle frazioni...”. Naturalmente non una riga sui tempi. Trovare soluzioni è il compito ordinario di un Comune e di un ufficio tecnico. Ma la situazione della viabilità rurale ad Ortona è al collasso e la cosa era nota al sindaco e alla sua maggioranza dallo scorso anno, ma in bilancio per le strade e la loro sistemazioni solo briciole. Quindi una emergenza sottovalutata sia dal punto di vista finanziario che tecnico da più di un anno. In 12 mesi è montato lo scontento dei cittadini che non ha fatto brillare l’operato di sindaco e giunta. Da questa inutile attesa sono scaturiti i rilievi e i giusti risentimenti dei residenti di contrada Feudo. Altro che “ingiustificate provocazioni” che il sindaco rivolge alla mia azione in difesa della contrada. Infine ricordo al sindaco che per denunciare in modo aperto e diretto le cose che non vanno non bisogna chiedere a lui una autorizzazione preventiva. Se c’è qualcosa da obiettare lui prenda atto e magari, con un po’ di modestia, dica le cose come stanno. Alzare la voce, usare mezzi di informazione del Comune (pagati da tutti i cittadini) in modo esclusivo senza riportare una riga “dell’altra campana”, non è corretto. In merito al ponte e alle strade dissestate vedremo al prossimo Consiglio Comunale come andra' a finire. Sempre che la parola emergenza al Comune abbia ancora un significato

Peppino Polidori CS

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