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I due consiglieri dissidenti, Tucci e Montebello evidenziano i problemi della città

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Continuano i malumori all'interno della maggioranza del sindaco Vincenzo D'Ottavio. I consiglieri comunali "dissidenti" del Partito Democratico, Enzo Tucci e Claudio Montebello evidenziano le cose che non vanno nell'amministrazione comunale di centrosinistra.

Non vogliamo aprire una nuova polemica perché siamo a conoscenza delle difficoltà dei Comuni e della situazione difficile in cui ci si trova ad operare ma avvertiamo la necessità dare il nostro contributo affinchè i problemi, in particolare quelli più urgenti, della città vengano affrontati e risolti, negli interessi di tutti e lo facciamo ancora una volta portandoli all’attenzione dell’opinione pubblica perché riteniamo questo il modo per dare maggiore consapevolezza dei problemi e delle difficoltà della nostra collettività.

Senza polemica dobbimo tornare ad elencare problemi vecchi che, non ancora risolti, stanno creando notevole disagio alla collettività e alle attività economiche, come ad esempio:

1. Al 20 giugno, in piena stagione balneare, non è stato ancora dato l’affidamento per la pulizia delle spiagge e nemmeno l’affidamento per la messa in sicurezza delle stesse;
2. Sempre in piena estate, non si è ancora risolto il problema della sistemazione degli accessi al mare  (Ferruccio, Acquabella, Ripari di Giobbe);
3. Risulta parziale la pulizia delle strade di campagna e in molte di esse non si passa per l’invasione delle erbacce;
4. Persistono le gravi situazioni create dalle frane all’Acquabella e in contrada Ruscitti (dove lo scuola bus non riesce a passare);
5. Non ancora si riesce a concludere la sistemazione del parcheggio per acceso libero alla foce dell’Arielli (un’area a servizio del litorale che potrebbe dare respiro al traffico sulla statale 16)
6. Il problema della distribuzione dell’acqua potabile che si ripresenta puntualmente come è accaduto in questi giorni con tutta la zona nord rimasta senza acqua per cinque giorni. Certo è questo un problema che non riguarda direttamente il Comune ma del quale il Comune deve prendersi carico affinchè gli Enti preposti si diano un’organizzazione che permette una distribuzione più equa sul territorio e non incida sempre sulle stesse zone. In ogni caso questi Enti sono tenuti ad avvisare i cittadini quando si prevede un possibile disservizio.

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