Quello che si preannunciava come una normale seduta consigliare si e' rivelata una vera e propria Caporetto per la maggioranza. Mancavano i consiglieri della maggioranza Tucci e Montebello e quando si e' trattato di votare una delibera portata in consiglio il consigliere Musa ha richiesto la verifica del numero legale e questa non c'era in quanto ai due della maggioranza si e' sommato anche il consigliere Patrizio Marino che ha abbandonato l'aula . A questo punto il numero complessivo dei consiglieri rimasti erano 8 e quindi al di sotto del numero legale e quindi il Presidente del Consiglio ha dovuto dichiarare chiusa la seduta. La situazione del gruppo consigliare di maggioranza a questo punto si fa critica in quanto e' evidente che esiste nel suo seno una lotta intestina che ne mina inevitabilmente l'efficenza. Non siamo contenti di essere stati i primi a denunciare il grave errore di aver estromesso dalla maggioranza il partito di SEL che era stato un pilastro che aveva dato alla coalizione quella compattezza e solidita' che aveva finito per attrarre anche i partiti IDV e dell'UDC che notoriamente era per schierarsi con chi aveva piu' possibilita' di vittoria.
Purtroppo gli appetiti di potere hanno prevalso e a SEL gli si e' negata quella rappresentanza qualificata che era nei patti. Questo vulnus ha avuto il suo epilogo con l'uscita di Sel dalla coalizione che oggi ha determinato la chiusura della seduta consigliare per mancanza del numero legale. E' evidente che l'inerzia del Sindaco che derubrica ogni contestazione grave e palese come quisquillie sta portando sugli scogli la navigazione della maggioranza. Se la maggioranza e' traballante i cittadini sono sul lastrico. C'e' una situazione economica drammatica , le industrie chiudono, le casse integrazioni scadono, i licenziamenti incombono, non c'e' uno straccio di posto di lavoro, i giovani disoccupati sono una marea e da vero allarme sociale, il commercio e' in coma profondo. Ebbene nonostante questa crisi grave e persistente assistiamo a sperpero di denaro pubblico che a volte ha l'unica ragione di soddisfare il proprio ego di qualcuno.
Casi emblematici sono la spesa sostenuta per la partenza della Tirreno Adriatica, 23000 euro, ma chi li ha visti partire? La spesa per la festa del Perdono e' costato una cifra vicina ai 100.000 euro e senza il coinvolgimento dei cittadini che negli anni passati erano stati sempre generosi nell'onorare il proprio Santo Patrono. La chicca poi e' rappresentata dalla spesa per il riammodernamento degli stadi di calcio ortonesi che ammonta alla cifra di circa 700.000 euro. Tutto questo rappresenta uno spregio alle gravi difficolta' che sta attraversando la popolazione. A questo punto chiediamo a viva voce , alle forze responsabili e capaci della maggioranza, e c'e' ne sono eccome, di prendere il toro per le corna e di fare una sterzata di 180 gradi ,anche mettendo mano alla composizione della Giunta che cosi' com'e' appare un freno per la macchina amministrativa. E' vero, sappiamo benissimo che fra poco ci saranno le elezioni Regionali e che non si vorrebbe cambiare nulla ma questo equivarrebe, secondo noi, ad uno schiaffo per i cittadini che annaspano sempre di piu' per sbarcare il lunario.
Di nomi non ne faccio per non suscitare la sensibilita' di qualcuno ma in seno alla maggioranza ci sono tutte le forze e le capacita' necessarie per fare un buon lavoro ma tutti dovrebbero pensare al bene degli ortonesi e non dei propri. Poi se mi permettete dico a viva voce che gli errori commessi o presunti tali, non si possono mitigare mettendo la museruola alle opinioni liberamente espresse, forse qualcuno non e' a conoscenza che il reato d'opinione non esiste e che anzi la vera democrazia e' tale se a qualsiasi cittadino e'concesso di esprimere qualsiasi opinione o idea senza aver nessun tipo di censura , i tempi dell'olio di ricino sono finiti da un pezzo. Da parte mia saro' sempre dalla parte dei cittadini e non mi faro' zittire in nessun modo dal potere politico. Lo faro' sempre con il massimo rispetto verso le persone e le istituzioni che i cittadini hanno scelto per essere governati ma la trasparenza deve essere massima. Il Presidente del Consiglio ha avuto l'umilta' e la saggezza di riconoscere di non sapere cosa prevedesse il regolamanto in una tale circostanza ed ha chiesto al Segretario di illuminarlo. Grazie Presidente per la sua sincerita', per la sua onesta'intellettuale , una deficenza momentanea lei lo ha trasformato in una virtu' di comportamento, grande esempio da seguire. A presto amici, ci sono e ci saro'ammeno che' non mi mandino in esilio.
