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Il Ministero accoglie l'istanza del Comune di Ortona: torna il Giudice di pace

Istanza presentata su proposta del consigliere Alessandro Scarlatto (PD)

Redazione
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Il Ministero di Grazia e Giustizia in data 3 ottobre 2015 ha comunicato che l'istanza di ripristino del Giudice di pace presentata dal Comune di Ortona e dagli altri Comuni del comprensorio è stata valutata positivamente. Nella comunicazione è stato, inoltre, evidenziato che al fine di un corretto funzionamento dell'ufficio del Giudice di Pace si ritiene necessario integrare di almeno un'altra unità il personale già indicato a svolgere le funzioni giudiziarie, che dovrà essere adeguatamente formato prendendo parte a percorsi formativi a partire dal 9 ottobre 2015.

«Una grande soddisfazione -sottolinea il segretario del PD e consigliere comunale, Alessandro Scarlatto - che premia il lavoro e la condivisione degli obiettivi. Fin dall'inizio della presente legislatura ho creduto nel progetto, prima per tentare di evitare la soppressione e successivamente per ripristinare l'ufficio, tenendo costantemente i contatti con il Ministero di Grazia e Giustizia e con l'ufficio di gabinetto del Ministro Orlando. Come consigliere del PD ho presentato, il 27 settembre 2012, un Odg in consiglio  comunale  sottoscritto e votato all'unanimità da tutti i consiglieri in cui si invitavano i parlamentari, la regione e l'ordine degli avvocati di preservare nella nostra città l'ufficio del Giudice di Pace, applicando una circolare e varie proposte di legge che prevedono che laddove vengano soppressi i tribunali si conservino almeno i Giudice di Pace, quale presidio giudiziario per la sicurezza dei cittadini e delle attività commerciali ed economiche presenti sui territori, con i costi di gestione di questi uffici  in capo ai Comuni che rientrano nella giurisdizione e competenza territoriale. Vista la scarsa incisività dell'amministrazione comunale e della giunta di allora che non ci ha creduto fino in fondo, ho chiesto all'allora sottosegretario Giovanni Legnini la necessità di preservare l'ufficio ad Ortona e grazie al suo intervento ho avuto la possibilità di esporre il caso all'ufficio di gabinetto del Ministro Della Giustizia e di far presentare a firma del sindaco Vincenzo d'Ottavio un'istanza direttamente al Ministero».

«Dopo aver sollecitato l'argomento al Direttivo e alla segreteria del PD -continua Scarlatto- grazie all'esperienza del capogruppo Tommaso Coletti, al presidente del Consiglio Ilario Cocciola ai colleghi avvocati Remo Di Martino e Tommaso Cieri, oltre ai consiglieri Simonetta Schiazza e Carlo Ricci, abbiamo approvato un nuovo ordine del giorno votato all'unanimità nel consiglio ad hoc del 27 luglio 2015 che impegnava la giunta a presentare nuova richiesta entro il termine del 30 luglio fissato dal Ministero».

«Con il coinvolgimento di tutti i comuni del comprensorio, Arielli, Canosa Sannita, Tollo, Orsogna, Ari, Filetto, Poggiofiorito, Miglianico e Crecchio, si è riusciti ad ottenere un importante risultato a beneficio di tutta l'area territoriale della Marrucina. La città di Ortona -conclude il consigliere, avv. Alessandro Scarlatto- si riappropria di un servizio fondamentale per i cittadini e per l'Avvocatura, non solo Ortonese. Ortona, già sede storica di Pretura, con tutti gli altri uffici periferici dello Stato, la Compagnia dei Carabinieri, la Tenenza della Finanza, la Stazione della Polizia stradale, la Capitaneria di Porto, non poteva privarsi di un importante e fondamentale presidio di legalità e sicurezza per i cittadini. Personalmente mi sento di ringraziare tutti i consiglieri comunali che hanno condiviso e votato entrambi gli Ordini del giorno, ma un grazie particolare lo rivolgo all'attuale Vice Presidente del CSM Avv. Giovanni Legnini, all'epoca dei fatti Sottosegretario all'Editoria e poi al MEF per il supporto e l'interessamento fornito alla nostra città»

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