Alla luce di quanto detto sulle riforme sanitarie (leggi...), cosa si può dire sull'ospedale “G. Bernabeo” di Ortona e, in particolare, sul reparto di Ostetricia e Ginecologia?
L'ospedale di Ortona ha una struttura invidiabile, moderna e in grado di contenere una buona organizzazione ospedaliera, seppur settoriale. Può benissimo diventare una struttura pilota per l'ostetricia e ginecologia, per i grandi spazi, per le corsie eccellenti e per tutta una potenziale realizzazione di quanto necessario. Gli spazi non mancano.
Manca però la volontà politica e, soprattutto una cultura politica che, certamente, i nostri politici di turno non hanno. Fermo restando una buona organizzazione dei servizi ambulatoriali e poliambulatoriali con annessi eccellenti centri di diagnostica, un pronto soccorso con astanteria dovrebbe essere un'eccellenza, almeno nella fase di primo intervento e di resuscitazione. Se poi questo fosse coadiuvato anche da una pista di atterraggio per elicottero, sarebbe il massimo. La scelta, poi, di un'unità coronarica e di dialisi sarebbe un fatto eccellentissimo. La presenza di un elicottero permetterebbe il collegamento veloce con centri ospedalieri specializzati.
Per quanto riguarda nivece ostetricia e ginecologia, qui non si tratta del fatto che, con l’eliminazione del servizio, come paventato, i bambini non nascono più a Ortona, bensì di un fatto contestuale che Ortona rappresenta un bacino di utenza molto richiesto e, ad esempio, già esiste e funziona la fecondazione assistita, molto apprezzata dalla popolazione. Ortona potrebbe diventare in questo settore un centro pilota che potrebbe andare oltre il proprio interland, evitando che le madri si trovino a soffrire presso quei nosocomi, spesso privi di posto-letto, oppure con assistenza ridotta e lasciata al buon cuore dei famigliari.
La nascita di un bambino, se prima era un fenomeno che avveniva in casa, ora, per il cambiamento dello stile di vita, richiede un'organizzazione che non può più essere lasciata al caso, cioè al solo fatto naturale, ma ha bisogno di un'équipe di lavoro che sia presente nelle fasi: perinatale, natale e post-natale. Solo così si può garantire l'eccellenza nel settore. La presenza nella fase perinatale della ostetrica, della psicologa, di strutture riabilitative è indispensabile per condurre una partoriente al buon esito del parto naturale, oppure, nel caso di parto preventivamente diagnosticato difficile, garantire una struttura d’intervento adeguato. Ancora più importante è la fase del post-natale che non può essere demandata alla buona volontà di una nurse e della madre. Va monitorata soprattutto nella prima fase di vita, per permettere una normale crescita.
Con un pò di lungimiranza e di volontà politica, Ortona può e deve diventare un centro di eccellenza per l'ostetricia e ginecologia. Non buttiamo alle ortiche ciò che abbiamo di buono.
