"Le trivellazioni petrolifere nel mare della Croazia rischiano di mettere in pericolo anche l'ecosistema marino italiano e di compromettere irrimediabilmente le attività turistiche su cui si sostengono decine di migliaia di famiglie italiane".
Lo affermano i senatori del M5S Gianni Girotto e Gianluca Castaldi che in un'interrogazione urgente ai ministri per gli Affari esteri e dello Sviluppo economico chiedono "al Governo italiano di aprire un contenzioso con la Repubblica Croata per fermare lo scempio del mare Adriatico - continuano - Ci sono ormai evidenze scientifiche che le piattaforme a mare rilasciano fluidi di perforazione e scarti metallici, che includono sostanze tossiche, fra cui cromo, mercurio e benzene direttamente nelle acque marine. Basterebbe questo per bloccare la follia delle perforazioni nell'Adriatico" dicono i due esponenti del M5S.
"Chiediamo al Governo di verificare la compatibilità delle attività in corso e di attivare una stretta interlocuzione con il governo croato, che ha suddiviso il 90% del proprio specchio acqueo in 29 aree di estrazione petrolifera. Chiediamo se si intenda avvalersi nei confronti della Repubblica di Croazia di quanto previsto dalla Legge 3 novembre 1994, n. 640 esigendo dalla Repubblica di Croazia il diritto alla consultazione, se si intenda rispettare l'impegno preso con l'approvazione in Senato della mozione in data 2 aprile 2014".