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QUANDO SUCCEDONO TRAGEDIE LA PROCURA INDAGA PER VERIFICARE SE LE REGOLE E LE NORME SONO STATE RISPETTATE. E' SEMPRE COSI' , NON C'E' NULLA DI STRANO

ANCHE NEL CASO DELLA MORTE DEI DUE RAGAZZINI ANNEGATI S'INDAGA SU IPOTESI DI VIOLAZIONE DELL'ART. 9 DELL'ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N' 8/2019 EMESSA DALLA CAPITANERIA DI PORTO DI ORTONA

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Rispettare regole, norme , regolamenti , ordinanze e quant'altro per un'amministrazione comunale , soprattutto in ambito di sicurezza delle persone in tutte le sue accezioni, e' difficile e complesso in quanto sono tante le prescrizioni che sono cogenti e molte volte portano anche ad esborsi di denaro di una certa entita'.

E' una premessa doverosa per rendere appieno quanto sia difficile amministrare , le leggi attualmente in ambito di sicurezza sono stringenti e riguardano anche tutte le manifestazioni di qualsiasi genere che si svolgono e che inevitabilmente richiamano assembramenti di folla non comuni.

Fare il sindaco, al giorno d'oggi , e' diventato molto difficoltoso e richiede un impegno notevole e capacita' non indifferenti e questo lo sottolineo per evitare quella superficialita' che a volte si coglie nei giudizi affrettati e non ponderati di tanti .

Quando per disgrazia succede qualche tragedia , soprattutto se irreparabile , gli organi preposti devono verificare se tutte le leggi, norme ed altro siano state rispettate alla lettera per rendere cosi' meno probabile l'evento la prossima volta.

L'episodio tragico che ha colpito tutta la nostra comunita' recentissimamente e' senza dubbio l'annegamento dei due ragazzini avvenuto in un tratto di mare con antistante una spiaggia libera in localita' Riccio,  nel senso che non era stata  data  in concessione e quindi noadeguatamente sorvegliata dal privato ma di competenza , quindi, pubblica.

Come ogni anno la Capitaneria di porto di Ortona , nel mese di aprile, ha emesso un'ordinanza sulla sicurezza balneare sul proprio territorio di competenza e le prescrizioni in essa contenute sono dettagliate e cogenti in modo che se regolarmente rispettate possono rendere piu' sicure quei tratti di mare di competenza compresi quei tratti di mare antistanti la spiaggia libera.

Purtroppo anche ottemperando a tutte le prescrizioni da parte degli organi a cui sono rivolte a volte non si evitano le disgrazie ma senza dubbio possono limitarle e di molto.

E' chiaro quindi che gli organi preposti in casi di disgrazia debbano accertare se tutto sia stato ottemperato e rispettato secondo le prescrizioni dettate, in questo caso , nell'ordinanza.  

Direi , quindi, nessun allarme se ci sono indagini in corso in quanto e' prassi consolidata e dovuta, quindi tutto rientra nella normalita'.

In questo contesto anche il Consigliere di minoranza Peppino Polidori ha fatto un'interrogazione al Sindaco con risposta scritta riguardante questo tragico evento ed in particolare se e' stato fatto tutto quanto prescritto dall'Ordinanzanza della Capitaneria di Porto che come ogni anno , indicativamente nel mese di aprile, la emette in materia di sicurezza balneare .

Queste immani disgrazie sono sempre successe e sicuramente ne vedremo tante altre ma ben vengano le regole , le norme, le ordinanze e tutto cio' che puo' ridurre il piu' possibile che accadano ed e' un bene per tutti che ci sia sempre qualcuno che puntualmente va a verificare che il tutto e' stato fatto nel massimo rispetto di quanto prescritto.

E' mio costume non fare riflessioni nel bel mezzo della bufera perche' puo' portare a strumentalizzazioni e puo' dare adito , pur non volendo, a delle polemiche che in quei tragici momenti e' bene evitare da parte di tutti perche' e' l'ora della solidarieta' e della carita' cristiana, ma ritengo altresi' un dovere che si torni sull'argomento in momenti di calma e di trovare le soluzioni , per quanto possibile, a che tali letali circostanze non stiano a ripetersi.

Amerigo Gizzi

 

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