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PRIMA DELLE ELEZIONI-CHI VUOLE DECLASSARE IL PRONTO SOCCORSO DEVE PRIMA PASSARE SUL NOSTRO CORPO

ORA E' DECLASSATO E TUTTO TACE- NON VORREMMO CHE PAOLUCCI DA DIAVOLO DIVENTI UN ANGELO

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Io capisco tutto , le diatribe tra maggioranza ed opposizione ci possono stare ed anzi, se nei limiti, possono fare anche da corroborante per una buona Amministrazione ma di fronte a fatti concreti ambedue le parti hanno il dovere di riconoscere , senza nessun preconcetto, quella che e' la pura realta'.

Non bisogma mai abusare della pazienza dei CITTADINI che sono perfettamente in grado di capire la realta' delle cose e il tentativo di mistificazione verra' subito scoperto e condannato senza se e senza ma.

Il caso del Pronto Soccorso ( P.S, ) e' emblematico, durante la campagna elettorale e' stato il cavallo di battaglia di tutti gli schieramenti ed in massima parte possiamo ben dire che la contesa e' stata vinta da chi e' parso piu' credibile e piu' distante dalle responsabilita' del declino del nostro Ospedale e soprattutto da chi si e' piu' accanito contro quelli che si ritenevano i maggiori responsabili , ossia l'Assessore Regionale Paolucci ed il Consigliere Regionale D'Alessandro. In tanti hanno adoperato termini roboanti per ben descrivere la lotta che avrebbero fatto contro l'ulteriore declassamento a cominciare da quello del P.S., uno fra tutti che mi piace ricordare e' : CHI DECLASSA IL P.S. DEVE PRIMA PASSARE SUL NOSTRO CORPO.

Purtroppo il nostro P.S. come previsto e' stato declassato ed ora viene chiamato Posto di primo Intervento ( P.P.I. ). La differenza non e' di poco conto visto che il PPI e' aperto per 12 ore con il supporto di personale idoneo e per le ore notturne con una postazione del 118 che indirizzera' ad un pronto soccorso idoneo fra i vari che sono sparsi sul territorio , Chieti, Lanciano, Vasto, Pescara o altri. Che l'Assessore Paolucci si arrampica sugli specchi per far decantare la situazione adducendo che comunque fara' in modo che il PPI avra' le stesse caratteristiche del PS lo posso capire ma non posso fare altrettanto con quegli Amministratori che abboccano o fanno finta di abboccare a questo teatrino che si protrae da tanto tempo e che man mano ha portato al completo disfacimento di quello che e' la vera missione di un Ospedale di Territorio, ossia al servizio della popolazione , togliendo tutti i reparti o quasi che erano anche efficientissimi e frequentatissimi da tutta la popolazione circostante.

Prendere in giro i Cittadini e' peccato mortale ed ancora i Politici non smettono di perseverare , io mi chiedo e vi chiedo, perche' cambiare il P.S. con il P.P.I. se sono la stessa cosa? Piu' chiaro di cosi' si muore eppure si continua a dire che non cambia nulla ma se pensiamo che  fra poco piu' di 6 mesi si tornera' a votare per il Parlamento Nazionale allora capiamo benissimo  perche' si continua a non riconoscere l'evidenza , la speranza che qualcuno abbocchi e' dura a morire.

Credo che a questo punto i nostri Amministratori debbano fare fuoco e fiamme come promesso in campagna elettorale contro l'ennesimo attacco al nostro Ospedale e non tergiversare e far paventare che gli Amministratori Regionali sono piu' ben disposti verso la nostra citta'.

Sig. Sindaco come Cittadino Ortonese mi permetto di spronarla a fare una lotta senza se e senza come faceva dai banchi dell'opposizione quando spronava l'ex Sindaco Enzo D'Ottavio ad intervenire per fermare lo scempio contro la nostra e sua CITTA'. Tutti i reparti o quasi sono stati chiusi e se perdiamo anche il Pronto Soccorso, quello vero e non il surrogato PPI , non abbiamo piu' speranza alcuna . Credo sig. Sindaco che se la questione del ripristino del vero pronto soccorso non sara' risolta positivamente si creera' un "Vulnus" che sara' presente come un macigno, e sara'  molto difficile da rimuovere, durante , spero eccellente ,  suo cammino legislativo.

PS- Cari Amministratori il Popolo e' stanco e disilluso e ricorda benissimo i teatrini inscenati sui palchi in cui si dispensavano promesse a tutto campo ed in particolare sulla salvaguardia di quello che rimaneva del nostro Ospedale, adesso bisogna agire e portare a casa quanto promesso, non vorremmo che finita la festa si gabbi anche il Santo.

 

 

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