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LA SITUAZIONE AMMINISTRATIVA ERA INSOSTENIBILE E TUTTI LO SAPEVANO - GLI ULTIMI " GIORNI DI POMPEI " SONO DAVVERO ARRIVATI

ORMAI ANCHE IL PREFETTO HA DATO I FATIDICI 20 GIORNI AL SINDACO PER APPROVARE IL BILANCIO

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E' da molto tempo che sostengo che la situazione amministrativa ortonese era al capolinea e non per partigianeria ma perchè oggettivamente era palese che non si poteva andare avanti appesi ad un voto di un transfuga dell'ultimo momento che in pratica rendeva la situazione traballante che non permetteva più di governare . 
Era sotto gli occhi di tutti ma il generale in capo , Castiglione , non se ne dava pena , andava avanti come se tutto fosse normale quando era inconfutabile che il terreno gli stava franando sotto i piedi .
Premetto che non lo dico con gioia ma anzi con molto rammarico perchè continuare a governare nella situazione in cui ci si trovava non portava che solo danni alla città . 
Brevemente i fatti che portano ad avvalorare quanto asserito e che mi hanno guidato nel formulare la mia opinione che comunque e' personale , ci mancherebbe .


A dicembre del 2022 i tre consiglieri della ex Maggioranza , oggi Citta che Amo - Simona Rabottini, Italia Cocco e Antonio Sorgetti , dissentivano su singoli argomenti ed allora il Sindaco Castiglione in una sorta di “ o con me in tutto o contro di me ” , si dimetteva dichiarando : mi dimetto perchè rivoglio ricostituire una maggioranza forte e coesa come la scorsa legislatura ed aggiungeva “ se mai non dovessi riuscirci confermerò le mie dimissioni perchè a me non ” interessa affatto la poltrona ".
Avvio' le sue consultazioni ma non riuscì a ricomporre la Maggioranza anzi si ritrovò in minoranza perchè dichiaro' che i tre , oggi Città che Amo , non facevano più parte della maggioranza in una sorta quindi di “ muro contro muro ” . 
Quindi non solo non aveva più una maggioranza coesa ma addirittura era in minoranza . 


A questo punto ci si aspettava che confermasse le sue dimissioni , la parola de un Sindaco dovrebbe essere Sacra come il Vangelo , ma inspiegabilmente le ritirò .
La Minoranza che nel frattempo era diventata Maggioranza avendo 9 voti contro gli 8 di Castiglione per affrettare i tempi e porre fine ad una amministrazione ormai al capolinea decideva di recarsi al notaio , erano compatti  in questa decisione ma inspiegabilmente ad un giorno dalla firma un componente fra i più agguerriti contro Castiglione fino ad allora - Emore Cauti - decideva di fare il “ salto della quaglia ” adducendo una querelle che francamente non aveva ne capo e ne coda almeno secondo il mio modesto parere . 
Quindi l'era Castiglione continuava  ma rabberciata ed in coma profondo . 
Successivamente come se ciò non bastasse il candidato del Sindaco Castiglione per la Presidenza del Consiglio era , guarda caso , Emore Cauti , ed invece Federica Paolucci   votando per se stessa risultava vincitrice all'insaputa dell'ignaro Sindaco . Uno sgarro ed un affronto di inusitata veemenza di sfiducia da parte di Federica Paolucci nei confronti del  Sindaco che avrebbe dovuto per “ dignità politica ” rassegnare immediatamente le sue dimissioni ma non solo non l'ha fatto ma addirittura ha fatto finta che nulla fosse successo . 
Dopo un po' di tempo in una situazione di “ tracollo ma non mollo ” da parte del Sindaco  la Minoranza d'accordo con la Federica Paolucci prende appuntamento col notaio per mandare a casa Il Sindaco Castiglione ma all'ultimo momento il Presidente del Consiglio non si presenta , sembra davvero di essere su “ scherzi a parte ” ma purtroppo così e' la realtà dei fatti e aggiungo io anche sconvolgente .


E' del tutto evidente , se poi aggiungiamo anche l'addio di Paolo Cieri e Paola Di Sipio come Assessori ed il record di tre azzeramenti di Giunta in un anno e' chiaro che stiamo parlando di un quadro “ orror ” ai fini della tenuta della maggioranza , ma il Sindaco imperterrito e' rimasto come se si sentisse invincibile anche di fronte all'evidenza .


L'ultima chicca e' lo scontro con la Faraone rea di aver rivendicato una posizione di avversione verso l'aumento dell'aliquota Irpef dallo 0.6% allo 0.8% voluto dal Sindaco della serie che chi “ dissente da me e' lontano da me ” , non si possono e non sono tollerate opinioni differenti rispetto al “ RE ” . Ho sempre auspicato vista la situazione di estrema precarietà di questa Amministrazione che ci fosse qualcuno/a che staccasse la spina per il bene della Città e finalmente “  l'Eroina ” da me così definita si e' palesata .


Siamo arrivati ad oggi . 
Il Sindaco dichiara che non ha la Maggioranza perchè la Faraone afferma di esserne fuori ed allora  si appella alla Minoranza , che non ha mai considerato e rispettato bocciandogli qualsiasi proposta da essa stessa  formulata , per continuare la legislatura . Un appello che la Minoranza intera rigetta al mittente conscia che l'unica soluzione , secondo il proprio parere , e' andare alle urne .


Il Prefetto ha inviato la lettera di diffida dando 20 giorni al sindaco per approvare il Bilancio . 
Se il bilancio verrà approvato la legislatura Castiglione avrà ancora vita altrimenti verrà destituito . A dire il vero ci sarebbe un'altra soluzione che agevolerebbe la venuta del Commissario in tempi brevissimi , ossia rassegnare le proprie irrevocabili dimissioni ma per sua stessa ammissione il Sindaco non lo farà avendo così la facoltà di ripresentarsi alle elezioni .

Ribadisco che le mie opinioni erano espresse con imparzialità vista la grave  situazione in cui versava l'Amministrazione prova ne e' che alla fine l'epilogo e' scritto a caratteri cubitali , gli ultimi “ giorni  di Pompei ” sono dietro l'angolo e non erano una mia invenzione e nemmeno i collanti di nuova generazione ( attaccamento alle poltrone ) saranno in grado di procrastinarli . Ho solo cercato di evidenziare ciò che era sotto gli occhi di tutti  sperando che il Sindaco in un “ sussulto di amore ” verso la sua Città rassegnasse vere dimissioni per evitare ancora una gestione provvisoria che impedisse di fare alcunchè e quindi accelerare l'insediamento del Commissario  che in questo caso potrebbe da subito operare per il bene della Città. Oggettivamente nella situazione in cui si trova il Sindaco senza Maggioranza e senza Giunta  il Commissario potrebbe essere colui in grado di togliere le “ castagne dal fuoco ” .

Amerigo Gizzi
 

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