Testo integrale della lettera di dimissioni dell'assessore Paola Di Sipio con deleghe importantissime alle Politiche Sociali e Giovanili - alle Pari Opportunità - e Mondo Animale .
Ortona 03 Settembre 2023
Oggetto: Lettera di dimissione Assessore Paola Di Sipio
Egregio Sig. Sindaco,
con la presente sono a rassegnare, in maniera definitiva ed irrevocabile le mie dimissioni dal ruolo di Assessore del Comune di Ortona, in quanto non ci sono più le condizioni per continuare a far parte di questa amministrazione.
Ho accettato l’incarico, ormai circa un anno fa, promettendo che mi sarei impegnata al “massimo delle mie possibilità”, mettendo in campo tutte le mie competenze, il mio tempo, la mia passione e il mio entusiasmo.
Successivamente all’approvazione del Piano Sociale Distrettuale, in modo graduale ma inesorabile, si sono susseguiti accadimenti che hanno reso sempre più complicato il mio lavoro da assessore, fino a renderlo impossibile.
Tali eventi hanno tutti un minimo comune denominatore, le intromissioni nel mio operato senza alcuna condivisione.
Più volte infatti, per tematiche riguardanti l’Assessorato alla Politiche Sociali, mi sono trovata di fronte a decisioni già prese, mi chiedo se, almeno per una questione di “buon gusto e rispetto”, lo stesso rispetto che io ho sempre mostrato nei Suoi confronti e dell’amministrazione tutta, avrei dovuto “almeno essere informata” di tali decisioni.
Ho tentato di affrontare la situazione in maniera diretta e senza sotterfugi, chiedendoLe un confronto durante una riunione di maggioranza avvenuta più di un mese fa. Lei, in quella occasione, mi ha azzittita, in modo brusco, dicendomi che quello non era il momento giusto. Mi sono resa disponibile per un “altro momento” che però mai ha trovato seguito.
Ho deciso allora, in data 29 luglio 2023, sempre nell’ottica di avere un comportamento propositivo, di scriverLe una lettera nella quale suggerivo delle ipotesi di lavoro per rendere piu’ efficace ed efficiente l’operato all’interno del comparto dei servizi sociali, chiedendo inoltre la possibilità di un confronto. Anche in questo caso non ho avuto alcuna risposta. Da questo devo evincere che il mio parere nelle questioni sociali appare poco importante o addirittura inutile, tanto da essere ignorato.
Infine, considerando che fare l’assessore per me è stata una mission, che non devo “mantenere il ruolo” a tutti i costi, considerando inoltre che la mia città merita solo “il meglio”, e che non sono messa nella condizione di “esprimere il mio meglio”, alla luce di quanto sopra descritto, non ha senso che io continui a far parte della giunta comunale.
Di un aspetto però vado molto fiera, quello di essermi spesa affinché gli enti del terzo settore di Ortona, come l’Anffas, il Soggiorno Proposta, i due Centri Antiviolenza Non Sei Sola e Donnè, finalmente oggi occupano il posto che meritano nella gestione dei servizi nei quali vantano un’esperienza pluriennale. Ho il rammarico, nonostante la mia grande insistenza, di non essere riuscita a portare a conclusione lo stesso processo di coprogettazione con Croce Rossa sezione di Ortona per il servizio di Pronto intervento Sociale e il Consultorio diocesano ETS per il servizio di Centro Famiglia.
Comunico per correttezza che la presente lettera verrà divulgata anche agli organi di stampa al fine di esporre le motivazioni che mi hanno portato a rassegnare le dimissioni.
Distinti saluti
Paola Di Sipio
Mie considerazioni finali
Si evince chiaramente che la seconda carica Assessorile in termini d'importanza dell'Amministrazione non poteva operare e che un potere occulto domina su tutte le cariche tranne una . Quando la Di Sipio stigmatizza che non poteva decidere nulla perché le cose riguardanti le sue deleghe erano già stabilite e preconfezionate fa un'accusa gravissima al Sindaco Leo Castiglione che addirittura , parole testuali dell'Assessore , la zittisce in modo “ brusco ”.
Faro' un articolo con le mie considerazioni alla luce di queste gravissime ingerenze subite dall'Assessore Di Sipio che lasciano trasparire una conduzione del potere che esula dalle singole deleghe date agli Assessori ma che comunque in qualche modo pianifica al di là dei voleri degli Stessi . Una chiave di lettura dell'andazzo potrebbe essere : “ In pratica stai la' ti prendi le prebende ma fai come dico io o come diciamo noi " .
Amerigo Gizzi