La provocazione “positiva “ lanciata dal presidente della Cantina Coldiretti Tollo nasce da una riflessione sulla scomparsa della coltivazione dell'uva da tavola nel comprensorio Tollo Ortona .
Le variazioni delle attività poste in essere della Cantina , a seguito dei cambiamenti che ci sono stati nell'aziende vitivinicole di Tollo e Ortona, sono un monito per il futuro.
Il presidente ci premette “il distretto agroalimentare Tollo Ortona negli anni 80 è stato uno delle principali realtà produttive delle uve sotto serra , principalmente il cardinal sotto serra , primato durato sino agli anni 90 “ infatti “a livello nazionale il Cardinal sotto serra era prodotto solo a Tollo e Ortona , poi i margini sono diminuiti, gli agricoltori hanno cominciato a dismettere queste coltivazione e la produzione è diminuita “
Il fattore determinante di questa variazione è stato il cambiamento della tipologia dell'acquirente dei prodotti dei nostri viticoltori.
“il principale acquirente è diventato la grande distribuzione , questa aveva bisogno di grandi quantitativi con determinati standard, ed i singoli agricoltori della nostra zona non sono riusciti a soddisfare le nuove richieste “
In pratica c'è stato il passaggio da una domanda formulata da vari piccoli grossisti , ad una domanda formulata dalla grande distribuzione, con sue diverse e determinate caratteristiche.
“ Dal lato della domanda c'è stata sostanzialmente un'aggregazione . Dal lato dell'offerta le cooperative, dove gli agricoltori conferivano le loro produzioni, non si sono consorziati, continuando a fare le loro offerte singolarmente , non riuscendo neanche a soddisfare gli ingenti quantitativi richiesti, e conseguentemente le nostre zone hanno perso quote di mercato nel settore dell'uva da tavola “
“La scelta errata di non consorziarsi ha portato a modificare la struttura produttiva delle aziende dei soci e conseguentemente la struttura e l'attivita della Cantina Coldiretti”
Nello specifico la cooperativa avviata per le lavorazione dell'uva da tavola nel 2014 ha chiuso definitivamente questo settore , ed ora lavora solo uve da vino.
In 20 anni è cambiata l'attività della cantina , c'è stata la ristrutturazione aziendale che ,partita dalle aziende dei soci, è poi stata subita dalla cantina .
“La cantina ha dovuto investire ingenti capitali per far fronte alle nuove richieste dei soci ; per far fronte alla lavorazione delle uve da vino .
Lavorare le uve da tavola non richiedeva grandi investimenti da parte della cantina, invece, poi, per lavorare il vino, si sono resi necessari investimenti importanti in strutture ed in tecnologia ed “ i riflessi sui conti sono stati consistenti “
Ortona e Tollo ora non producono più uva da tavola, ora l'uva da tavola arriva da Puglia dalla Sicilia, l'Abruzzo è fuori da questo settore .
Licio Colantuono sottolinea “Questa evoluzione deve costituire il campanello d'allarme per farci capire che occorre cambiare in fretta per evitare che errore fatto per l'uva da tavola si corra il rischio di ripeterlo anche per l'uva da vino. “
e aggiunge “la speranza è che l'insegnamento dell'ortofrutta debba servire da monito per il settore vinicolo, occorre fare sinergia per far fronte alle richieste dei mercati e soprattutto dei mercati esteri “
" Superati gli steccati ideologici di un tempo tra le due cantine Tollesi" , si è passati alla collaborazione , come nel caso del Tullum , i tempi sono cambiati “ ora è importante aggregarsi non solo a livello comunale a Tollo , ma anche tra le varie realtà della Provincia di Chieti “
"ora è importante aggregarsi non solo tra singole realtà, ma bisogna avere una prospettiva più ampia e la collaborazione tra le varie cantine della nostra provincia può rappresentare un elemento essenziale di crescita del nostro settore"
Ora la sfida proposta dal presidente della Coldiretti Tollo è " mettere in comune tutto il vigneto abruzzo , avere un 'unica regia di commercializzazione" dei vini delle nostre zone .
Una proposta che se trova seguito potrà sicuramente segnare una svolta nel panorama vitivinicolo locale.
Sulle tematiche della commercializzazione dei vini e sulle problamatiche delle cantine sociali sono già intervenuti in precedenza altri due presidenti di cantine sociali
Lucio Di Bartolomeno (leggi ) Presidente di Cantina Ortona ( leggi )
Carlo De Iure ( leggi ) Presidente di Cantina San Zefferino ( leggi )
oltre che Licio Colantuono (leggi )
Nel video il Presidente Licio Colantuono ci parla delle prospettive della commercializzazione dei vini prodotti nella nostra zona