Il consigliere Ettore Leve del gruppo Articolo1 per Tollo recrimina al Sindaco Angelo Radica aumenti del comune di Tollo del 600% per i diritti di segreteria, oltre al mancato rispetto della legge per la parità di genere.Non molla il Consigliere piu votato dai cittadini di Tollo di Articolo 1 per Tollo Ettore Leve. Difatti, per l'ennessima, "rampogna" il Sindaco Angelo Radica con un comunicato stampa. Potrei dire, inizia Leve, “l'avevo detto”.
" A dimostrazione di quanto sostenuto dal sottoscritto, in occasione del consiglio comunale del 12 luglio u.s., in riferimento alla criticità del bilancio comunale e del disavanzo accumulato, si fa rilevare, purtroppo, aggiunge, che come era facile prevedere, nonostante la narrazione del sindaco, la Giunta Comunale, nella seduta del 17 luglio, con delibera n. 63, , ha provveduto ad aumentare i diritti di segreteria sugli atti in materia di urbanistica ed edilizia. In alcuni casi, per esempio la S.C.I.A., siamo in presenza di aumenti del 600%, infatti i diritti da versare passano da € 25,82 ad € 150,00. Aumentano altresì considerevolmente, i diritti per certificati di destinazione urbanistica, CILA, Permessi di Costruire, Attività di Edilizia Libera ed accesso agli atti.
Il sottoscritto, nel corso dei cinque anni precedenti aveva sempre sostenuto la necessità di adeguare gradualmente gli importi, anche per salvaguardare gli equilibri di bilancio, ma tale proposta non è stata mai accettata, per “eccesso di propaganda” . Adesso ci ritroviamo, continua il consigliere, con un bilancio in disavanzo e con un aumento spropositato dei diritti di segreteria. Devo dire, a malincuore, che questo è solo l'inizio, di una politica di aumenti che l'amministrazione deve necessariamente mettere in atto, al fine di fronteggiare la mancanza di liquidità nelle casse comunali. "Articolo 1 per Tollo" dichiara, in riferimento alla composizione della giunta comunale, irrispettosa della legge sulla parità di genere ed al balletto di “nomine e revoche”, il sottoscritto comunica che ha provveduto a richiedere copia dei relativi atti (di nomina e revoca), in modo da sottoporre la questione alla Consigliera di Parità della Regione Abruzzo. Infatti con la “rinomina” del consigliere al quale erano state revocate le deleghe, si è tornati alla situazione di partenza, non rispettando il limite del 40%. "
"Sembra quantomeno inconsueto, conclude Ettore Leve, che un rappresentante delle istituzioni, come un sindaco, faccia ricorso a degli espedienti estemporanei per aggirare una legge dello stato".