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Quale futuro per Ortona? Parco urbano a Fonte Grande

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Un PARCO URBANO, tra Fonte Grande ed Ortona, quale area verde situata all'interno della città o nelle sue immediate vicinanze diretto ad offrire servizi accentrati all'interno di aree di particolare valore ambientale.

Ambizioso progetto che potrebbe realizzare la futura amministrazione comunale, molto più fattibile di un ponte sospeso tra Fonte Grande ed Ortona (e molto più utile), avente lo scopo di fornire alla cittadinanza ed altri visitatori uno spazio ricreativo a contatto con la natura.

 

Dove per parco urbano si intende "il sistema urbano del verde e delle attrezzature come insieme di aree con valore ambientale e paesistico o di importanza strategica per l'equilibrio ecologico delle aree urbanizzate, nonché come insieme di spazi destinati alle attività ricreative, culturali e sportive e del tempo libero o a tali fini recuperabili, funzionalmente integrati in un tessuto unitario e continuo".

 

Già previsto dalla Legge 14 gennaio 2013, n. 10 (prima normativa nazionale sul verde nelle città) adottata con gli obiettivi di cercare di fermare il consumo del territorio, equilibrare lo sviluppo edilizio con la presenza di spazi verdi e ripensare ad una riqualificazione verde degli edifici già esistenti.

Le amministrazioni comunali e provinciali, ciascuno per le loro competenze, sono chiamate a creare le cosiddette "cinture verdi", delle conurbazioni per delimitare gli spazi urbani insieme alla creazione di aree verdi in zone ad alta densità abitativa.

Alcuni esempi nel nostro territorio sono: Parco 120 alberi di San Giovanni Teatino aperto nel 2016, Villa delle rose di Lanciano, il Borgo di Atina e la Collina di Santi Stefano, che collegano i quartieri residenziali, il parco urbano di Ortona potrebbe collegare il centro con il fiorente quartiere di Fonte Grande.

 

 

Inoltre si potrebbe trasformare l'ex percorso Sangritana in pista ciclopedonale che si presterebbe perfettamente ad integrare il Parco Urbano con "altre aree urbane di particolare interesse ambientale" (cit. Gazzetta) quale la Costa dei Trabocchi e l'entroterra vinicolo definibile come la "Toscana dell'Adriatico".

 

Che ne pensate, potrebbe essere realizzabile???

Avv. Domenico Barbone Paolini

 

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