PEPPINO POLIDORI -CENTRO STUDI ORIZZONTI
TANTO TUONÃ’, MA NON PIOVVE
Caro Avvocato,
Nel novembre scorso si è scatenata una mezza sommossa popolare allorché gli ortonesi si resero conto che, da lì a pochi giorni, gli stalli dei parcheggi a pagamento sarebbero aumentati enormemente di numero e che anche la tariffa sarebbe quasi raddoppiata. Molte lamentele, tante imprecazioni, raccolte di firme a sostegno delle proteste, ma in concreto nulla di più. In poco meno di un mese, complici le festività natalizie, ci siamo appecoronati alla corte del mazziere, ovvero di chi dà le carte.
La dittatura delle strisce blu
Ha giocato un soporifero effetto sulla vicenda anche la mimetizzazione di partiti politici, liste civiche, candidati e aspiranti tali alle elezioni comunali della prossima primavera che, dopo qualche modesta lamentela, si sono ritirati in un surreale silenzio, senza aver promosso una qualche azione, concreta e fattibile, per fronteggiare efficacemente la dittatura delle strisce blu. Taluni si trincerano dietro l’esistenza di un fatale contratto che, purtroppo, lega mani e piedi.
Cortigiani che non leggono
Ma c’è qualcuno, ivi compresi i cortigiani del Re, che ha letto veramente questo contratto, integralmente e con tutte le carte annesse?
Forse la politica locale è impegnata su temi molto più alti, come ad esempio il caso della Tekne, azienda superspecializzata, ma precipitata in una profonda crisi finanziaria, che rischia di lasciare a casa circa duecento lavoratori. Oppure la Tiemme, soggetto che gestisce la RSA-Casa di Riposo Berardi di proprietà del Comune: non paga i dipendenti. Ma questa Tiemme ha vinto qualche gara per la gestione della struttura di proprietà del Comune? O magari la SASI, gestore del servizio idrico che sottopone a razionamento, anche d’inverno, la fornitura del prezioso liquido.
Presunte vittorie, sconfitte certe
Sicuramente la coalizione di centrosinistra ha bisogno di ricaricarsi dopo, lo sforzo che ha portato alla individuazione del candidato sindaco con netto anticipo. Invece il centrodestra è impegnato nel cogliere un prestigioso poker: presentarsi diviso per la quarta volta consecutiva alle elezioni comunali (e, ovviamente, perderle)
Vittorio Polsoni