Si parla delle strisce blu per i parcheggi e dello sgomento degli ortonesi che dovranno pagare le tariffe.
È cosa giusta che il parcheggio multipiano del Ciavocco sia stato ristrutturato e consegnato alla cittadinanza, in quanto necessario dotare quella parte della città di un ampio parcheggio.
Ma oltre il parcheggio (indubbiamente utile per la mobilità ) perché non arricchire quella parte di Ortona con un "progetto verde", magari interpellando un paesaggista oppure una università per realizzare qualcosa di unico?
Il Parco Ciavocco com'è adesso è uno spazio vuoto, senza identità e senza pratica utilità (vedi foto), ma non mancherebbe la potenzialità per sviluppare un maestoso progetto, come ad esempio un anfiteatro a strapiombo sul mare per farci dei festival musicali estivi ed i concerti all'alba (che piacciono tanto agli ortonesi).
Il Ravello festival ne è un esempio, festival musicale di livello internazionale che si tiene annualmente sulla costiera amalfitana
Non è fantascienza, paesi limitrofi sono già dotati di un anfiteatro all'aperto per bellissimi eventi estivi, sto parlando del Teatro due Pini di San Vito, l'anfiteatro all'aperto di Frisa e l'anfiteatro all'aperto di Tollo. Per non parlare dell'Auditorium Flaiano di Pescara, in cui ogni anno si svolgono grandi eventi.
Città da sempre votata alla musica, paese natio del grande compositore F.P. Tosti, a cui ha dedicato un magnifico teatro, Ortona non può non avere un luogo incantevole all'aperto dove esprimere l'arte della musica e del teatro, grazie anche alla sua morfologia territoriale che gli regala un panorama mozzafiato sul mare.
La conformazione del Parco Ciavocco potrebbe essere ideale per la costruzione di un anfiteatro per donare alla Città di Ortona la grandiosità che merita.
Si potrebbe anche delegare la realizzazione dell'opera alla Società Concessionaria dei parcheggi, così regala ai cittadini di Ortona un posto unico per trascorrere fantastiche serate.
La funivia è bene farla da un'altra parte, più funzionale magari sopra la stazione ferroviaria, e non in quel luogo incantevole a fianco il Castello Aragonese che vede il mare incontrare le stelle con la magia delle note di un concerto estivo.
Avv. Domenico Barbone Paolini