QUALE FUTURO PER LE FRAZIONI DI ORTONA? Contrada SAVINI e la c.d. "Stazione di Posta".
Lodevole l'iniziativa del Comune di Ortona di realizzare una "Stazione di Posta" in Contrada Savini per dare accoglienza alle persone meno fortunate e bisognose di assistenza. La cittadinanza però è preoccupata che i lavori appena iniziati possano subire una interruzione prolungata (o peggio ancora mai essere terminati) a causa dello scioglimento del Consiglio Comunale per le dimissioni di 9 consiglieri che non consentono all'attuale Commissario Prefettizio nominato di effettuare lavori di straordinaria amministrazione. Difatti le elezioni amministrative sono ancora lontane e tale preoccupazione è piuttosto condivisibile visto che nelle contrade vicine ci sono altri edifici pubblici abbandonati ormai da anni (come ad es. scuola elementare ed asilo in Contrada Foro, già menzionato in un precedente articolo su Ortona Notizie).
L'Avv. Domenico Barbone Paolini, recatosi sul posto chiamato dagli abitanti della Contrada Savini, ha constatato che, nonostante questi siano stati edotti dall'allora Sindaco in un incontro al Comune sulla tipologia della struttura che verrà realizzata, essi continuano tuttavia a nutrire delle perplessità riguardo proprio sulla tipologia della struttura che, a loro parere del tutto comprensibile, sarebbe potuta essere posizionata più verso il centro di Ortona, che non invece nell'aperta campagna al confine con il Comune di Tollo difficilmente raggiungibile dagli utenti che ne dovrebbero usufruire.
In secondo luogo essi lamentano che questa informativa sulla realizzazione dell'opera, sia avvenuta solo dopo che è stata decisa ed approvata, e non prima, magari nella fase delle consultazioni.
Se è vero che il Comune di Ortona, con più di 50 frazioni da amministrare, non può costantemente predisporre consultazioni preventive con i cittadini sulle opere che intende realizzare, e che il Comune, nella predisposizione ed esecuzione delle opere pubbliche non è tenuto ad avvisare preventivamente la popolazione, è altrettanto vero, sottolinea l'Avv. Barbone Paolini, che una tale consultazione in un rapporto diretto con i cittadini rientra nell'attività ordinaria dei consiglieri comunali i quali avrebbero sicuramente accontentato i propri elettori rendendoli partecipi della realizzazione di un progetto così importante sul loro territorio.
Si spera comunque, conclude l'Avv. Barbone Paolini, che questa "Stazione di Posta", vista la sua destinazione ormai approvata, possa almeno essere realizzata in breve tempo così da creare la possibilità di nuovi posti di lavoro per gli operatori del servizio, oltre che fornire un servizio utile per la collettività del nostro territorio.