Il Sindaco di Ortona non può non prendere atto che nessuno dei partiti che facevano parte della coalizione con cui è stato eletto lo sostiene in maniera piena e completa.
Dopo l’uscita della maggioranza del SEL, dopo l’auto sospensione dei tre consiglieri eletti nel PD, e dopo le esternazioni dei rappresentanti dei partiti dell’UDC e dell’IDV, nessun partito è rimasto fedele alla linea del Sindaco.
Questa querelle che va oramai avanti da molti mesi non appare allo stato risolvibile, anzi essa è andata via via peggiorando e ciò nonostante gli autorevoli interventi prima del Consigliere T. Coletti e poi del Sindaco.
La situazione è veramente critica, oltre alle formali dichiarazioni sugli organi di stampa dei vari rappresentanti politici si sono anche poste in essere vere e proprie azioni di sfiducia nei confronti dell’amministrazione tutta, i tre consiglieri dissidenti del PD non sono comparsi nell’ultimo consiglio comunale ne in quello precedente impedendo cosi di fatto l’esercizio dell’azione amministrativa.
Mettere assieme compagini di partito con diverse (se non opposte) ideologie e tradizioni porta si alla vittoria elettorale ma non permette di amministrare, era stato chiaro da subito a tutti, e dal sottoscritto anche denunciato, che “imbarcare” tutti e tutto nella coalizione avrebbe determinato nel breve periodo contrasti insanabili.
Questa anomala situazione del “si salvi chi può” sta mettendo in ginocchio la città che non merita tutto questo, l’amministrazione è ferma da mesi, il consiglio Comunale di fatto non delibera, la Giunta si limita alla ordinaria Amministrazione e le problematiche della città stagnano creando sempre maggiori difficoltà.
Il Sindaco con un senso di responsabilità che gli potrebbe ridare quella dignità oramai persa da mesi, dovrebbe anteporre gli interessi della città a tutto il resto, e con uno scatto d’orgoglio rimandare a casa chi invece è impegnato nella tutela di piccoli interessi di bottega.
Il Capogruppo "Uniti per Ortona" Tommaso Cieri
