Il capo Gruppo Consiliare Tommaso Cieri
Preso atto della proposta dell’Amministrazione di volersi dotare in un “Avvocato” interno assumendolo come effettivo nell’organico, e ciò per far fronte ai contenziosi del Comune, proposta peraltro attuata in quanto inserita nel programmazione del personale, evidenzia e rileva quanto segue:
1) Inserire un Avvocato in dotazione organica è una iniziativa del tutto avulso dalla realtà moderna, la professione di avvocato, nel corso degli anni, è andata sempre più caratterizzandosi da profili di specializzazione, di conseguenza un cosidetto “generico” non potrebbe rappresentare al meglio l’Amministrazione Comunale nei vari e specifici settori in cui viene chiamata in causa;
2) In considerazione di quanto detto tutte le Amministrazioni pubbliche, ivi comprese quelle locali, stanno approntando degli albi specifici divisi per materia di specializzazione da cui attingere i nominativi dei professionisti che di volta in volta e a seconda della tipologia del contenzioso vengono nominati;
3) Ovviamente con tali professionisti vengono stipulate delle apposite convenzioni, e ciò per quanto riguarda il costo delle prestazioni, convenzioni che oggi, in considerazione della abolizione dei minimi tariffari possono essere stipulate a prezzi veramente concorrenziali;
4) Prima di lanciarsi in estemporanee affermazioni di precedenti contenziosi o di somme esagerate spese in passato per il servizio detto, chi di competenza farebbe bene a leggersi le carte e verificare che in passato si era stipulata una convenzione con un bravo avvocato (peraltro di ideologie non certo in sintonia con quelle dell’amministrazione attiva dell’epoca) il quale, scelto a seguito di una selezione pubblica che basava i suoi criteri sulla professionalità e sul costo delle prestazioni, ha ben rappresentato il Comune, con competenza e professionalità, e a un costo di gran lunga inferiore alle cifre che questa amministrazione prevede di spendere per un interno;
5) L’iniziativa intrapresa non risulta essere una priorità del Comune, le priorità sono altre, infatti l’Amministrazione è carente del dirigente servizi finanziari, che forse rappresenta il settore più importante per l’amministrazione, incarico attualmente ricoperto “ ad interim” dal Segretario Comunale, che con tanta buona volontà fa quello che può, ma i risultati, e per non certo per proprie responsabilità, sono sotto gli occhi di tutti, sarebbe stato quindi opportuno rimpiazzare quella posizione e lasciare che il segretario svolgesse il suo lavoro in maniera piena e completa;
6) Non si capisce perché, se il principio enunciato dall’Amministrazione vale per l’ufficio legale appunto, non vale per l’ufficio tecnico, infatti per le progettazioni delle opere da realizzarsi con i mutui contratti sono stati nominati circa 40 professionisti tecnici esterni (peraltro nella quasi totalità non residenti in Ortona), con un costo notevolmente superiore, e neppure un progetto è stato affidato ai tecnici interni del comune, cosa questa peraltro mai successa.
La logica dei fatti appena evidenziati si scontra purtroppo davanti ad un sistema di politica clientelare, applicato con metodo e scientificità da questa Amministrazione, sistema peraltro impostato su metodi che sono fuori dal tempo e da ogni logica, siano in regressione economica e il Comune non si può permettere scelte antieconomiche, non si pensa a come amministrare al meglio questa città, agli interessi dei cittadini, ma solo come mettere a frutto in termini elettorali la politica locale.
Si rivolge un invito ai consiglieri di maggioranza i quali, sicuramente coscienti di tale situazione e in maniera responsabile, anziché pensare agli interessi di bottega, o di qualche politico di professione, prendano il coraggio a due mani e mettano fine a tale irresponsabile gestione della cosa pubblica pensando solo ed esclusivamente agli interessi di ORTONA, la città ringrazierà.
Tommaso Cieri