Novembre 2017 - IL COMITATO DI ORTONA, COME ATTO DOVUTO, HA PROTOCOLLATO UNA RICHIESTA URGENTE INDIRIZZATA AL SINDACO, AL VICE SINDACO NONCHÉ ASSESSORE ALLA SANITÀ E A TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE.
23 Novembre 2017
Al Sindaco del Comune di Ortona Leo Castiglione
Al Vice Sindaco e Assessore alla Sanità Vincenzo Polidori
Al Presidente del Consiglio Comunale
Lucia Simona Rabottini
Agli assessori Valentina Ciampichetti Roberta Daloiso Francesco Falcone Giovanni Totaro
Ai Consiglieri
Emore Cauti
Andrea Cupido Antonello Di Deo
Nicoletta Di Meo
Angelo Di Nardo Nadia Di Sipio Fabrizio Leonzio Giorgio Marchegiano Saul Montebruno Alessandra Nervegna Ilaria Ortolano Peppino Polidori Luigi Polidoro Antonio Sorgetti Rinaldo Veri
Oggetto: RICHIESTA INTERVENTO CONSIGLIO COMUNALE
L’Assessorato alla Sanità della regione Abruzzo, fin dai primi momenti del suo percorso riformatorio, aveva individuato alcuni presidi ospedalieri da riconvertire attraverso il taglio dei servizi essenziali e dei relativi Pronto soccorso, in nome e per conto di riforme sanitarie che avrebbero dato modo alla regione di uscire dal commissariamento e per il miglioramento dell’offerta sanitaria e della emergenza urgenza. Presidi ospedalieri come Sulmona, Atri, Penne, Atessa, Guardiagrele, Giulianova e Ortona erano stati individuati come quelli da declassare.
Si è iniziato con l’ospedale di Ortona, attraverso la chiusura dei reparti come Ortopedia, Pediatria, Ginecologia, Ostetricia e alla fine con il Pronto Soccorso trasformato in PPI Punto di Primo Intervento.
Nel mentre, però, gli altri presidi individuati dal taglio dei servizi preventivati non hanno avuto la stessa sorte di Ortona, addirittura per Sulmona, il punto nascita meno produttivo in numeri di parti rispetto ai 500 richiesti dal Decreto, è rimasto aperto ed altri presidi non sono stati toccati nei servizi essenziali dalla manovra come invece è accaduto per Ortona.
Per Ortona l’apertura dei servizi di Eccellenza è servito alla regione come cartina di tornasole per deviare l’attenzione della classe politica locale, delle associazioni e dell’utenza del comprensorio sanitario di Ortona, solo per avere margini di manovra più ampi per adottare il Piano Sanitario Regionale non scritto ma precedentemente stabilito sul tavolo politico, proporzionalmente al peso delle varie rappresentatività dei vari territori.
In ultimo l’amministrazione di Atessa ha ottenuto dalla Regione, attraverso l’unione dei sindaci del suo comprensorio, la riconversione della sua struttura in Ospedale.
Iniziativa quella del coinvolgimento di tutti i sindaci del comprensorio che questo Comitato aveva fortemente caldeggiato fin dall’inizio dell’insediamento di questa amministrazione attraverso la stesura di una bozza di delibera inviata a metà luglio 2017 al sindaco Leo Castiglione e al suo vice sindaco Vincenzo Polidori nonché Assessore alla Sanità.
Caro Sindaco e caro Vice Sindaco i fatti di Atessa dimostrano ampiamente che l’iniziativa proposta da questo Comitato avrebbe potuto ottenere ben più di quanto invece si tenta di mascherare attraverso una concezione più politica che sociale vedasi i 10 posti letto TEMPORANEI concessi, di cui al momento non abbiamo i relativi atti, e il paventato futuro trasferimento della medicina!
Inoltre ad oggi delle famose eccellenze ne è stato decretato il declassamento come se fosse un vero e proprio trasferimento a Chieti vedasi la Ginecologia Oncologica passata da UOC ( unità operativa complessa ) a UOS ( unità operativa semplice ) di cui si allega delibera n. 1138 del 19 ottobre 2017.
Un altro esempio il centro melanoma che in pratica detiene la residenza ad Ortona ma non quella operatività tanto decantata da Paolucci e Flacco con liste d’attesa inaccettabili, la disponibilità di una sala operatoria una volta alla settimana e l’apertura limitata del servizio.
Alla luce di tutto ciò
C H I E D I A M O
che la politica si attivi immediatamente affinché anche Ortona riabbia il suo ospedale in quanto gli oltre 70 mila utenti ne hanno diritto !
Nel nuovo Piano Sanitario Regionale NON vogliamo essere definiti lo STABILIMENTO di Chieti: siamo l’unico presidio in Abruzzo rinominato stabilimento è quello di Ortona !
Il nuovo Piano Sanitario regionale DEVE definire il presidio di Ortona come OSPEDALE ed assicurare i servizi essenziali di base che sono assolutamente compatibili con le eccellenze, anzi per quest’ultime ne sono un valore aggiunto.
In attesa di un sollecito riscontro, salutiamo cordialmente.
Il Comitato di Ortona
#comitatodiortona
#ortonaperlospedale
