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IL SINDACO CASTIGLIONE NON AVALLA NESSUN TAGLIO SULL’OSPEDALE DI ORTONA E SI È SUBITO ATTIVATO PER CHIEDERE CHE VENGANO TUTELATI I SERVIZI ESISTENTI

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Le accuse mosse dal consigliere Peppino Polidori e dai rappresentanti del centro destra nei confronti del sindaco Leo Castiglione non solo sono ridicole ma anche poco credibili. 

Il sindaco Castiglione, infatti, da sempre attento e in prima fila nella difesa del nosocomio ortonese anche da consigliere comunale di opposizione, appena insediatosi ha subito richiesto di essere ascoltato in audizione al comitato ristretto dei sindaci, presieduto dal sindaco di Chieti Umberto Di Primio. All’audizione del 30 agosto il sindaco Castiglione ha portato un documento in cui si chiede:

1) la conferma della presenza del Comune di Ortona nel Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl2; 

2) di ripensare il declassamento della struttura complessa di Pronto Soccorso nonché il trasferimento del reparto di medicina e geriatria mantenendo la possibilità che il P.O. di Ortona possa continuare ad accogliere non solo pazienti a ricovero ordinario ma anche pazienti acuti abbisognevoli di un ricovero urgente ovvero che resti un ospedale per acuti;

3) di istituire l’Unita Complessa Cure Primarie (UCCP) presso il Distretto Sanitario di Base di Ortona.

Nell’incontro l’assessore alla sanità Silvio Paolucci ha dato assicurazione che il servizio del Pronto Soccorso non subirà modifiche e presto anzi sarà formalizzato un atto aziendale che prevederà all’interno dei posti letto di lungodegenza l’individuazione di 9 posti per la medicinaquesto permetterà al PPI di continuare ad operare ricoveri senza perdere la sua operatività h24. Inoltre l’assessore Paolucci ha anche sottolineato che i posti letto previsti per il ricovero acuti potranno essere implementati studiando i flussi di accesso.  "

«Qui si vuole continuare a fare politica sulla pelle dei cittadini- sottolinea il sindaco Leo Castiglione - io invece ho la responsabilità di assicurare agli ortonesi un posto dove poter andare ed essere ricoverati in caso di necessità, per le patologie normalmente trattate ad Ortona perchè ricordiamo a Polidori che i codici rossi traumatologici sono anni che non vengono più presi in carico da Ortona, senza subire il disagio di trasferimenti in altre strutture. A me non interessa il colore politico del mio interlocutore io porto avanti gli interessi della mia comunità, come ho sempre fatto anche da consigliere comunale, non è  una questione di campanilismo ma di servizio al territorio. Tutto ciò è stato ampiamente spiegato al consigliere Peppino Polidori, perché il giorno dopo il comitato ristretto dei sindaci  io ho chiamato tutti i capigruppo per riferire loro dell’incontro e dopo ampia discussione si è deciso, su mia proposta, di invitare l’assessore regionale e il direttore generale a un incontro, per mercoledì 13 settembre alle ore 18.00, con i capi gruppo e con il comitato, prima di decidere come proseguire  in consiglio comunale.  Se qualcuno pensa di sfruttare ancora Ortona e gli ortonesi per le proprie ambizioni politiche in vista delle prossime tornate elettorali, politiche e regionali, si sbagli di grosso. Polidori scopre solo adesso il nostro ospedale e solo adesso si rende conto che non è più quello di prima, facendo proclami e minacce senza però dare una soluzione o una proposta accettabile, noi invece cerchiamo di garantire i servizi ai cittadini fermando lo svuotamento dell’ospedale di Ortona. Anche altri esponenti politici nazionali non mi sembra che si siano prodigati in questi anni, nelle sedi politiche sovraordinate, a difesa dell’ospedale. Io mi sono confrontato con il comitato di difesa del nostro ospedale e anche con gli operatori sanitari prima di fare le nostre richieste al comitato ed è con loro che continuerò questa battaglia. Per cui non permetto a Polidori di insinuare che io sia compiacente nei confronti della Regione, perché non lo sono mai stato. Ho sempre lottato per il nostro ospedale, sia quando governava il centro destra a tutela della senologia, sia ora che governa il centro sinistra».

Comunicato S. 

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