Finite le feste,finite le scelte importaÂnti delle ghirlande decorative del balcoÂne del Comune si torna alla tristissima Ârealtà di uno spaccato sociale drammaticÂo e desolante che sta vedendo la città dÂi Ortona morire giorno per giorno sotto Âl'egida di amministratori poco esperti eÂd attenti esclusivamente all'apparenza dÂi una foto,di un intervista,di un taglio di nastro,di un gemellaggio.
La politica è una cosa molto seria e la Âbrama di apparire senza portare risultatÂi efficienti non è buona cosa tanto più Âche prima o poi ricadrà tutto sugli stesÂsi che oggi fanno finta di amministrare Â. Â
E sì,anche perché fortunatamente l'agoniÂa sociale che vive la Città ,a causa di Âquesti pressapochismi,tra un anno avrà tÂermine e finalmente si avrà modo di ricoÂnsegnare la scelta ai cittadini nella spÂeranza che davvero si evitino quelle facÂce che fino ad oggi hanno solo danneggiaÂto con il loro immobilismo le scelte a cÂui Ortona era stata chiamata.
Questa premessa necessaria è legata sia Âa obbiettivi inesistenti in campo territÂoriale e non di meno alla maggioranza stÂessa che regge questo pseudo teatro ,espÂerienza della peggior politica in terminÂi di risultati,pur di mantenere il proprÂio posticino acquisito. Â
Ci si chiede se esiste il limite della dÂecenza politica dopo che tante situazionÂi aperte non vanno a soluzione ed anzi qÂuel poco che di buono è stato compiuto nÂei primi due anni di amministrazione si Âè sciolto come neve al sole per i motivi già Âespressi .Â
La situazione lavorativa della Città vivÂe momenti drammatici e il sindaco è statÂo bravo solo a fare proclami come nella Âconferenza stampa del gennaio 2014 in cuÂi dichiarava che la priorità sarebbe staÂta il lavoro.
Già perché infatti da quel dì la situaziÂone già drammatica si è acuita fino all'Âultimo episodio della chiusura dell'azieÂnda "Brico" appena prima di Natale .
Sulla vicenda dell'ospedale è meglio steÂndere un velo pietoso in quanto la maggiÂoranza,di fatto debolissima, non ha sapuÂto a confrontarsi in modo dovuto con le Âscelte che comunque necessariamente la RÂegione deve mettere in campo per il miglÂior funzionamento della sanità .
La questione porto è fisiologica conduziÂone di scelte già avvenute in passato peÂr cui diventa anche deplorevole politicaÂmente appuntarsi una medaglia che non è Âla propria.
Sulla vicenda culturale,in cui Ortona doÂvrebbe meritare un ruolo primario,assistÂiamo alla mancata forza sempre della steÂssa maggioranza debolissima nello scacchÂiere regionale .
Infatti nel provvedimento Regionale del Â14/10/2015 il Comune di Ortona non è preÂsente,ma ancora nella finanziaria 2016 nÂotiamo come Ortona non abbia amministratÂori politicamente capaci in termini di rÂisultati relegando le nostre associazionÂi e l'Istituto ÂTostiano a ruolo di fanalino di coda.Â
L'ultimo tassello vergognoso è l'agonia Âsubita dall enoteca regionale ,fiore allÂ'occhiello dell'intera città che ha chiuÂso i battenti in questi giorni.
La Regione è un Ente che deve gestire siÂtuazioni complesse di ampio respiro per Âcui non può assumersi la responsabilità Âche attiene ad amministratori locali.
È la maggioranza con in testa il sindaco a dover far valere il peso di un intera Città ,ma essendo deboli politicamente sÂindaco e maggioranza vessati da lotte inÂterne che da sempre continuano a contradÂdistinguere il loro modo di amministrare ,questi sono i risultati .
Mancano 365 giorni ad una nuova campagna elettorale ,nell'attesa chi vuole il beÂne della Città continua l'opera attenta Âdi opposizione politica con la costruzioÂne di un gruppo solido e nuovo che ha voÂglia di rimandare a casa tutti coloro i Âquali sono lì solo per fare presenza regÂgendo la propria sedia ma facendo cadere l'intera Città .
Valentino Di Carlo Â

