In questi mesi l'attenzione verso la quotidianità perduta delle persone con disabilità e delle loro famiglie è rimasta colpevolmente ai margini del dibattito pubblico: questi nostri concittadini, spesso più vulnerabili e a maggior rischio di esclusione, hanno il diritto di non restare soli. Superata la prima fase dell'emergenza nella quale si è fatto il possibile attraverso le attività a distanza, è giunto il momento di programmare il futuro: la necessità di rimodulare le attività in base ai nuovi protocolli sanitari impone una riorganizzazione dei servizi e degli spazi con progettualità e risorse economiche nuove.
Dando seguito ad una lettera aperta di Nadia La Torre, presidente di Anffas onlus Ortona, riteniamo opportuno e urgente istituire un tavolo di confronto tra l'Amministrazione comunale e le realtà del terzo settore. La piena inclusione e i diritti di libertà di ogni ortonese, a partire da quelli più fragili, sono un prezioso patrimonio comune da difendere senza esitazioni.
c.s. Giorgio Marchegiano Emore Cauti