Il giorno 29 marzo presso la Sala Eden di Ortona, a partire dalle ore 16.00, si è svolto l’incontro-dibattito con la Polizia Postale sul tema della prevenzione e del contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.
L’evento è stato organizzato dall’Istituto Comprensivo 1 della città , nello specifico dalla prof.ssa Brigitta Rosica - Funzione Strumentale della Commissione Inclusione - che ha svolto funzioni di presentatrice e moderatrice; sono intervenuti, con la loro presenza sul palco, il Dirigente Scolastico dell’I.C. 1 prof. Marco de Marinis, il Sindaco del Comune di Ortona Leo Castiglione, l’Assessore alla Scuola Ilaria Ortolano e l’Ispettore Superiore S.U.P.S. della polizia di Stato Vito Nuzzi, in servizio presso il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara.
L’oggetto del dibattito è stata una tematica di seria e strettissima attualità che coinvolge i giovani di oggi i quali, per l’appunto, erano i principali invitati all’iniziativa assieme ai loro genitori, come anche d’altronde la cittadinanza intera. Discreta è risultata, in tal senso, l’affluenza del pubblico che ha seguito e partecipato con interesse ai diversi interventi delle istituzioni coinvolte.
Dopo l’introduzione della prof.ssa Rosica, che ha ringraziato tutti i convenuti della loro presenza, sono stati il Dirigente e le rappresentanze municipali ad aprire i lavori. Successivamente, la parola è passata all’Ispettore che ha ampiamente illustrato alla platea il significato e le conseguenze, spesso drammatiche, di un uso distorto ed inconsapevole dei mezzi di comunicazione di massa quali sono di fatto gli odierni social, così diffusi ed utilizzati soprattutto - ma non solo - dai ragazzi.
Strumenti digitali di chat e scambio di informazioni quali WhatsApp, Facebook, Instagram ed altri non sarebbero, di per sé, nocivi ma lo diventano se, come spesso purtroppo si vede e sente che accade, sono usati impropriamente come mezzi per denigrare ed offendere altre persone.
Internet, poi, amplifica, conserva e rende durature - per sua stessa natura - tali violenze che molti malintenzionati riutilizzano anche a distanza di tempo a scopo criminale. Il bullismo, anche nella sue forma online, è un crimine da perseguire e combattere ad ogni costo da parte di tutti. Nessuno, oggi, può permettersi di pensare di essere immune o non coinvolgibile, prima o poi, dai pericoli della Rete, alla luce della quasi onnipresenza di Internet nella vita quotidiana a vari livelli, e dell’uso spesso frettoloso e incosciente delle sue pressoché illimitate risorse comunicative dettato dai ritmi della società attuale cui siamo sottoposti.
Dopo questa disamina, l’Ispettore ha suggerito dei rimedi atti non solo a contrastare episodi di cyberbullismo e violenza online se e quando hanno luogo ma, soprattutto, prevenire che simili incidenti possano accadere. Il principale è l’informazione preventiva sui rischi della Rete che deve appunto iniziare a scuola proprio perché il giovani e giovanissimi, nell’inesperienza e impulsività che li contraddistingue per natura, sono i più indifesi e a rischio.
Ovviamente molto dev’essere fatto in questo senso anche all’interno della singola famiglia a casa, il primo contesto in cui i ragazzi possono venire in contatto con la realtà di Internet. Poi c’è la denuncia - ai genitori, ai docenti, alle forze dell’ordine preposte nei casi più gravi - di qualunque forma sospetta o concreta di gesto considerabile come bullismo o cyberbullismo, sia che esso sia stato vissuto sulla propria pelle o visto subito da altri.
L’incontro è poi proseguito con i ragazzi ed alunni dell’I.C. 1 intervenuti, che hanno posto domande e chiarimenti all’Ispettore su quanto discusso.
Il dibattito ha anche posto fine all’incontro dopo i sentiti ringraziamenti a tutti i convenuti e il suggerimento reciproco di riproporre simile occasioni di confronto su un tema di grande emergenza e complessità .
c.s.