Grazie a tutti i ragazzi che hanno partecipato con le loro poesie.
Grazie perché dai loro versi ho imparato qualcosa di nuovo.
Grazie alla professoressa Maddalena per aver mostrato fiducia nei miei confronti per la seconda volta, chiamandomi a rappresentare la giuria per la sezione poesia.
Grazie al Lions Club e al presidente dott. Antonio Di Sciascio per avermi dato questa opportunità di partecipazione. Per me è una ricchezza.
Grazie a tutte le persone che sono intervenute, professori Cieri e Di Lizio, e Domenico Maria del Bello.
Grazie anche a chi, assente, lontano o ormai altrove, ha contribuito o contribuisce, nel corso del corso della vita, ad incarnare la pace che credo sia, prima di tutto, uno stato della nostra coscienza.
Grazie a tutti.
Lascio di seguito l'elenco e le motivazioni delle poesie vincitrici, sperando che possano essere di stimolo per i ragazzi nella loro volontà di esprimersi attraverso la poesia.
Classifica:
Comp. N.1
1. Giulia Pelliccaro Bo72 E ti scrivo
2.Sofia D'Auria 1B8 Il treno della vita
3. Elisa Capista 003 La solidarietà
Comp. N.2
1.Asia Cristiano A2 Diverso da chi?!
2.Alice Di Tizio A1 La pace
3.Sofia Settimio A3 La pace è solidarietà
Comp. Masci Francavilla
1.Denise Paolini A14 L'uomo
2.Alberto Di Battista A8 Se
3.Federica Sammartino A18 Vita.
Motivazioni:
COMPRENSIVO 1
1° POSTO – GIULIA PELLICCIARO – E TI SCRIVO...
La poetessa Giulia riesce a sentire la pace come una melodia che è dentro. Il dono di questi versi è proprio quello di trasmettere questa verità: la pace esiste perennemente ed è eterna come l'anima. E' la consapevolezza di considerare una benedizione tutto ciò che siamo e tutte le persone che incontriamo, perché ognuna di esse ha un messaggio per noi. La gratitudine che proviamo è sempre più grande di quello che siamo. La sentiamo scorrere nel sangue e diventare calore al centro del petto. Questo benessere, che appartiene a tutti, è nel riconoscere che la vita ci guida, e ci conduce sulle strade più giuste per noi. Tutte le cicatrici che abbiamo parlano col silenzio, e quando le ricordiamo ci parlano della nostra forza e della pace che, ogni volta, abbiamo ritrovato.
2° CLASSIFICATA – SOFIA D'AURIA – IL TRENO DELLA VITA
La poetessa Sofia considera la vita secondo i suoi incontri e la sua lentezza, che è parte della sua bellezza. La mano invisibile dell'esistenza ci trascina ogni giorno verso le persone che siamo destinati ad incontrare. Niente è sbagliato di ciò che accade. La sofferenza mette alla prova la nostra forza, evidenzia che tutte le volte che cadiamo ci prepariamo a rinascere. Il paragone tra i nostri giorni, vissuti come nel vagone di un treno che non sappiamo dove è diretto, è chiaro: il viaggio di ognuno è accompagnato da gioie e dispiaceri. Ma non ci fermiamo mai. Siamo certo avvertiti che qualsiasi binario ha un capolinea, che alle fermate non possiamo sapere chi scenderà, chi allora ci abbandonerà, e chi un giorno non vedremo più. Non è questo che ci impedisce di godere del viaggio: la sincerità con cui sentiamo dentro quello che ci attraversa è un dono che supera qualsiasi tristezza.
3° POSTO – ELISA CAPISTA – LA SOLIDARIETA'
La poetessa Elisa recupera quello che nel mondo troppo spesso manca: la solidarietà. Tale sentimento di fraternità, probabilmente eterno, ricorda ad ognuno che l'altro è in parte noi stessi. Se amiamo qualcuno infatti, tendiamo ad imitarlo. Se lo odiamo, ci parla comunque di qualcosa su cui dobbiamo lavorare. La forza di questi versi è nell'empatia che mostrano, nell'avvicinamento alle lacrime di un bambino o all'abbraccio fraterno. Come tutte i sentimenti grandi, non s'affanna a mostrarsi a tutti i costi, e rischia allora di sparire. E' chiaro per tutti: senza la mano di un fratello, un amico o un altro essere umano, la vita perde la propria luce. Il miracolo è non essere più soli. Riconoscersi. Se non lasciamo un altro da solo, non siamo soli nemmeno noi. Insieme non è difficile essere sereni. Il calore umano è una delle cure dell'umanità.
COMPRENSIVO 2 1° POSTO – ASIA CRISTIANO – DIVERSO DA CHI?
La poetessa Asia entra in comunione con un altro essere umano: suo fratello. Vede in lui la forza di un guerriero, la tenacia di chi ha lottato molto e per questo merita di essere protetto. Il rapporto tra i due sembra essere quello di tutti gli esseri umani: all'incontro di un'anima che ci viene assegnata, tutto ciò che segue è già eterno. Dopo un incontro così forte, non ci lasciamo mai. Ci attendiamo forse altrove, sempre. Siamo collegati. Ad un passo di uno corrisponde quello dell'altro, in una geometria dell'esistenza che non abbiamo la facoltà di spiegare. L'altro, arrivato, resta sempre. E risveglia in noi la forza e la luce.
2° POSTO – ALICE DI TIZIO – LA PACE
Per la poetessa Alice la pace è una delle nostre guarigioni. E' attraverso di essa che l'essere umano si evolve, considera le diverse prospettive della vita. Con una grande consapevolezza riconosce che la strada da seguire è chiara: la difficoltà è seguirla, ogni giorno, correndo il rischio di diventare erranti di un mondo pieno di parole e pistole. La beffa del presente è che la pace si associa ad un istante, ad uno stato della mente, e non alla normale serenità del cosmo. Il caos e la guerra hanno sempre, invece, una durata più lunga, ma probabilmente ad essi è riservata una eco quasi nulla. L'importanza di qualcosa dipende sempre dal peso che noi diamo ad essa. Così, cercando la lealtà e la solidarietà da soli, è certo che lo spazio per il disordine non ci sarà più.
3° POSTO - LA PACE E' SOLIDARIETA' – SOFIA SETTIMIO
La poetessa Sofia sente che la solidarietà è un sentimento che colora un mondo altrimenti spento. L'armonia che rincorre è nel riconoscere che è solidale chi sostiene chi è fragile, chi ama il diverso, che in realtà è un altro lato di noi stessi, chi condivide i propri doni. Scoprire che tutti sono attraversati dalle stesse fragilità è il primo avvertimento per occuparsi delle proprie, superarle, ed aiutare gli altri a fare la stessa cosa.
COMPRENSIVO FRANCAVILLA
1° POSTO – DENISE PAOLINI – L'UOMO
La poetessa Denise si avvicina al vuoto che ognuno sente dentro. Ognuno cerca di colmarlo secondo ciò che la propria anima chiede. Il guaio rimane di chi non riesce a sentire la propria voce interiore. Quasi come una vecchia divinità, l'essere umano vive nel mondo perduto e aspira all'enigmatico cielo, azzurro di cui ha dimenticato l'alfabeto, e nel quale cerca una salvezza che effettivamente non sa definire. E' certo: uno può rincorrere l'oltre, che è pure l'altrove, ma se non trova prima i mezzi terreni probabilmente non troverà la pace. Allora attraversare, senza indietreggiare, le mille prove del mondo, diventa l'unico modo per capire, avvicinarsi a qualche verità. Il futuro, in questo gioco, ci attende sempre, ed ha le risposte.
2° POSTO – ALBERTO DI BATTISTA – SE
Il poeta Alberto convive con la propria fragilità in un mondo arrogante. Nel disfacimento eterno del presente, la quiete del passero che vola è ossigeno. L'essere umano forse si chiede come sarebbe il mondo se non esistesse la crudeltà e la guerra, ma a queste domande è impossibile trovare una risposta. Sarebbe un mondo che non abbiamo mai conosciuto. Sopravvivere in un posto attraversato da sentimenti malvagi è già vincere contro di essi. Nel momento in cui ogni essere umano, cosciente di aver superato i suoi dolori, riconosce la sua forza, inizia ad avere meno paura. Nel calore umano, una delle espressioni profonde della pace, esiste già una luce che supera qualsiasi oscurità.
3° POSTO – FEDERICA SAMMARTINO – VITA
La poetessa Federica ricorda l'improvviso sorriso disegnato sul volto di un fratello che non aveva più fiducia nella vita. Tale gesto è forte, perché quell'uomo sembra essersi preparato, dopo aver vissuto nella sua ombra, a rinascere. Come tutti quelli che hanno sofferto, la sua luce è forte, e illumina una giornata cupa e fredda. L'abilità in questi versi è quella di trasmettere sensazioni e visioni di un giorno in cui l'odore acre degli spari invade i polmoni, ma nello stesso momento una farfalla svolazza, fragile e leggera, con tutti i colori che il cielo non ha. Ogni persona è anche questo: una farfalla ferita che non ha paura di continuare a vivere.
Attilio Alessandro Ortolano
Premio Un poster per la pace 2019
