In questi giorni molti si sono espressi sui compensi degli amministratori diffondendo notizie non corrisposte a dati certi, allora è opportuno un momento di chiarezza. L’indennità degli amministratori è stabilita per legge con un decreto del ministero dell’Interno n.119 del 4 aprile 2000 che nella tabella A riporta le indennità di funzione per sindaci, vice sindaci, presidenti di consigli e assessori in base alle fasce di popolazione.
In particolare per i Comuni, come Ortona, compresi nella fascia da 10.001 a 30mila abitanti la tabella stabilisce un compenso di 3.098,74 euro lordi.
Su questa tabella è stata quindi stabilita la rideterminazione attuale su cui si è applicato il 10% di riduzione previsto dalla L.266/2005, fissando l’indennità per il sindaco a 2.788,87 euro lordi.
Ben al di sotto della indennità prevista nel maggio 2013 che prevedeva una indennità di partenza di 3.315,65 euro che con la riduzione del 10% raggiungeva i 2.984,08 euro lordi.
Infatti allora alla indennità di tabella si era sempre applicato un incremento complessivo del 7% previsto nello stesso decreto ministeriale come una eventualità.
Nel luglio 2015 la faida interna al Pd consumatasi durante l’amministrazione d’Ottavio aveva portato i consiglieri della stessa maggioranza a tagliare ulteriormente i compensi al solo scopo di togliere dignità alla giunta di allora, decidendo una riduzione delle indennità del 60% e passando per l’indennità del sindaco da 2.984,08 a 1.193,63 euro lordi.
Questa è la verità delle carte.
L’osservazione politica è che nel dibattito in Consiglio alcuni consiglieri di minoranza pur se favorevoli al principio dell’equo compenso per gli amministratori, o ne fanno decorrere l’efficacia a fine mandato, sperando forse nel proprio risultato elettorale, oppure viene legato ad un “premio di produttività”, giudizio che non spetta ai consiglieri di minoranza ma solo ai cittadini con il proprio voto.
Comunque vi invito ad ascoltare l’intervento del sindaco sulle indennità.”
c.s. Antonio Sorgetti Consigliere Comunale
