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La Ritorna e la spiaggia del Faro

Una poesia per ricordare

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Molti si sono dimenticati del gruppo creato dal prof. Nino Berardi che si prefigge, da almeno due anni, di salvare la Ritorna, spiaggia del Faro, dalla cementificazione a cui l’ha destinata il P.R.P.; non è facile infatti battersi per la conservazione della bellezza dei territori così come sono, ed opporsi alle deturpazioni che scelte politiche poco oculate vorrebbero perpetrare in nome di un discutibile progresso: bisogna apportare sempre nuove motivazioni e interessi per mantenere viva una battaglia di cultura. Una poesia può fare poco in un percorso dove pesa su tutto il primato della politica; ma come la goccia fa traboccare il vaso, così pochi versi possono catturare la simpatia della gente, coagularla attorno ad una giusta causa. Buon Natale a tutti!

La fata della Ritorna

Come una fata vestita di bianco
Cammini lungo la riva del mare,
I tuoi piedi lasciano impronte
come il vago disegno dei sogni.
Non sei la più bella del mondo,
sei solo il mio incontro più bello,
pensieri veri sussurrati il mattino,
parole d'amore gridate la notte,
     …    la vita vissuta, …
        …       appassionata, …
               …       di tanti giorni! …
Ora cammini,
lungo la riva del mare, 
i neri capelli offerti al vento,
il tuo profumo che aleggia al tramonto,
sirena  bellissima, 
sirena amata dei miei sogni,
ora t'immergi nei flutti del mare,
t'allontani dalla spiaggia della Ritorna,
da questa sabbia dove ho inciso il tuo nome,
dove ho vissuto il mio sogno d'amore!.
Il faro vecchio si accende ancora di notte,
si accende tutte le notti,
per scrutare lontano la schiuma di un'onda,
la tua forse,
e gridare in silenzio,
nel silenzio della notte ortonese,
il mio disperato canto d'amore:
ritorna! … ritorna!

pasquale felice

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