«Il confronto in aula, seppur acceso e accalorato, fa parte della dialettica democratica- sottolinea il consigliere Saul Montebruno- ed è l'aula consiliare l'unico luogo deputato in cui confrontarsi sui temi importanti per la città . Il consigliere Angelo Di Nardo, invece, preferisce lasciare l'aula invece di portare avanti le proprie tesi salvo poi parlare sulle pagine dei giornali. Nessuna offesa personale è stata lanciata nei confronti del consigliere Di Nardo, si è fatto un discorso generale parlando invece di insinuazioni e illazioni che vengono fatte da persone vicine ad alcuni consiglieri e candidati sindaci. Tanto che non mi sembra che il consigliere nel suo comunicato stampa o nelle sue dichiarazioni abbia riportato le offese e le gravi parole che la maggioranza gli avrebbe rivolto, perché non ci sono state. Basta guardare le riprese del Consiglio Comunale e ascoltare».
«La maggioranza- continua Montebruno- ha sempre portato avanti la propria idea, in questo caso la nuova denominazione della Piazza, seguendo le regole con tutti i passaggi del caso che poi vi sia un'opposizione contraria non credo sia una novità . Di Nardo avrebbe però potuto sostenere le proprie tesi in aula, prenotando il proprio intervento come prevede il regolamento del Consiglio e come facciamo tutti, invece ha preferito lasciare l'aula senza giustificazioni. Evidentemente è così che interpreta il mandato dei suoi elettori».
c.s.