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Sfuma l’idea di una ZES interregionale Abruzzo – Molise

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Il Presidente della Regione Molise, Donato TOMA, come da delibera della sua Giunta Regionale del 2 agosto scorso, ha chiesto di aderire ad una delle due ZES (Zona Economica Speciale) che la Regione Puglia sta avviando attorno ai porti di Manfredonia, Bari e Brindisi.

In Abruzzo, nel frattempo, fino a qualche settimana fa, si continuava ad ipotizzare una ZES interregionale unica tra Abruzzo e Molise attorno al porto di Ortona. Bisogna recuperare il tempo perduto assumendo le iniziative necessarie per arrivare alla istituzione di una ZES in Abruzzo. La legge non esclude ZES all’interno di una sola Regione, per questo è necessario che l’amministrazione comunale di Ortona, città con il porto necessario per la perimetrazione di una zona economica speciale, prenda le opportune iniziative politiche per proporne una, con baricentro il porto di Ortona e con l’inclusione di tutte le aree produttive della Regione, fino alla concorrenza del limite massimo di 1702 ettari stabiliti per l’Abruzzo, al fine di sottoporre al Governo Nazionale la istituzione di questo importante strumento per incentivare, in queste aree, nuovi insediamenti produttivi o potenziare quelli già esistenti. La perimetrazione di una ZES Regionale, visto che il Molise ha scelto di fare altro, comporterà una procedura più veloce, con la possibilità di inserire tutte le aree produttive più importanti delle quattro Province abruzzesi, con l’intento di promuovere investimenti per la creazione di nuovi posti di lavoro di cui il nostro territorio ha molto bisogno. Occorre determinazione per cogliere le opportunità previste dalle leggi che il Governo Nazionale ha messo in campo, altrimenti i tentennamenti e le indecisioni, come in questo caso, da parte degli amministratori locali e regionali, fanno perdere tempo, causando danni ai cittadini. Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale di Ortona assumesse un ruolo guida su questa vicenda, sollecitando la Regione, con delle proposte concrete circa la perimetrazione insieme al relativo Piano di Sviluppo Strategico di cui all’art.6 del DPCM del 25 gennaio 2018, da sottoporre al Governo Nazionale a cui spetta il compito finale di istituire le ZES. Altrimenti il tempo passa, le altre regioni interessate procedono e il nostro territorio non potrà utilizzare le opportunità di sostegno alle attività produttive previste dalle norme messe in campo dal precedente Governo di centrosinistra con l’intento di creare nuova occupazione nelle Regioni del Sud.

c.s. Tommaso Coletti

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