Sulle politiche di investimenti che riguardano la possibilità di creare posti di lavoro, l’Amministrazione Comunale di Ortona non può limitarsi “a dare segnali di disponibilità” come qualcuno ha commentato la recente delibera del Consiglio Comunale sulla ZES (Zone Economiche Speciali), ma deve avere un ruolo attivo e di traino in quanto la ZES può nascere, in Abruzzo, solamente attorno allo scalo marittimo di Ortona, attraverso una perimetrazione di aree produttive in cui le aziende esistenti o le nuove iniziative imprenditoriali, possono usufruire delle agevolazioni e degli incentivi previste dalle norme che regolano le ZES.
L’amministrazione comunale si è mossa con molto ritardo rispetto ai tempi previsti dalle norme. Abruzzo Popolare e Ortona Popolare, attraverso un convegno tenutosi ad Ortona il 29 settembre 2017, avevano tracciato delle linee di indirizzo in merito al problema, linee di indirizzo recepite solo dopo un anno dall’amministrazione comunale. Ora è necessario interloquire con gli Enti sovracomunali, Regione ed ARAP dove, purtroppo, la città di Ortona non è rappresentata, per cercare di accelerare la definizione della istituzione della ZES al fine intercettare ed attrarre investimenti sul nostro territorio che da oltre quindici anni non fa altro che perdere posti di lavoro.
E’ necessario uno sforzo unanime delle forze politiche locali per cercare di sbloccare le iniziative ferme come l’escavazione dei fondali del porto, l’approvazione del PRG e del Piano Demaniale Marittimo che, insieme alla istituzione della ZES ed alla realizzazione della Pista Ciclopedonale da parte della Provincia, costituiscono le basi per una ripresa della crescita economica e sociale della città.
c.s. Tommaso Coletti
