Nuovo sequestro di prodotto ittico operato, in due riprese, dalla Capitaneria di Porto di Ortona, durante controlli di routine, in porto, effettuati nei giorni scorsi, nei confronti – stavolta - della categoria dei vongolari.
Sebbene non manchino le difficoltà, nel settore, dovute alla crisi generale che ha colpito alcune zone di pesca, diversi sono gli operatori, colti in flagranza negli ultimi mesi, che scelgono di aggirare le regole con astuzia, alimentando il mercato in nero, e finendo, però, solo con il danneggiare i propri colleghi, che si vedono penalizzati dalla presenza, sul mercato, di quantitativi che, non venendo sottoposti a controlli sanitari e procedure di tracciabilità, rischiano di “alterare” i prezzi di vendita, oltre che mettere a repentaglio la salute dei consumatori.
In particolare, attraverso appostamenti in borghese, ed acquisizione di informazioni in ambito portuale, i militari della Guardia Costiera di Ortona sono riusciti a monitorare per diversi giorni i movimenti delle autovetture di due armatori locali, i quali con la complicità di alcuni membri degli equipaggi, erano riusciti ad accantonare una parte del pescato, non conferito alla ditta incaricata dal Consorzio, ed a caricarlo nel bagagliaio delle vetture stesse, certi di non essere scovati, data la posizione defilata. Intercettate le vetture prima della partenza i militari hanno ispezionato i veicoli rinvenendo rispettivamente 70 kg nel primo caso e circa 80 kg nel secondo, sanzionando gli autori degli illeciti.
Le vongole, essendo ancora vive, sono state rigettate in mare dal gommone della Capitaneria.
I controlli, a tutela sia dei consumatori che degli interessi dei pescatori che operano nel rispetto delle regole, continueranno su più fronti.