Il 17 novembre, con delibera n. 164/2017, la Giunta comunale ha inteso partecipare al bando indetto dalla Regione Abruzzo per la realizzazione di nuovi edifici da destinare a poli per l'infanzia che andranno ad accogliere, in un unico plesso, più strutture scolastiche preesistenti per bambini e bambine fino a sei anni di età.
In base alla scheda tecnica predisposta dal Comune di Ortona, l'intento dell'Amministrazione è la realizzazione di un nuovo edificio scolastico in località Fontegrande e la conseguente dismissione del Nido d'Infanzia "A. Gramsci" e delle scuole dell'Infanzia "San Nicola", "Gran Sasso" e "Fontegrande".
A nessuno può sfuggire che le suddette chiusure risultino in netto contrasto con l'idea, ampiamente condivisa in campagna elettorale, di una Città senza periferie in grado di garantire la qualità della vita e il futuro di tutte le comunità che vivono nel territorio. È noto infatti che la presenza di una scuola rappresenti una grande ricchezza culturale, sociale ed economica per le aree urbane che vi gravitano intorno: solo per fare un esempio, la vicinanza con le strutture scolastiche è uno dei fattori che incide maggiormente sulle scelte abitative delle famiglie, con conseguenti effetti positivi sulla ricchezza e la vitalità di un territorio.
Proprio per questo risulta incomprensibile l'obiettivo di dismettere la Scuola dell'Infanzia di Villa San Nicola, attualmente inagibile per problemi alla controsoffittatura, intorno alla quale gravita un'ampia porzione del territorio comunale e dalle cui prospettive dipende molto del futuro della scuola Primaria di Villa Grande.
Oltre alla candidatura per il bando della Regione Abruzzo che, com'è noto, potrebbe avere riscontro negativo, a destare forti preoccupazioni è la totale assenza all'interno del Piano triennale delle opere pubbliche 2018/2020 adottato con delibera di Giunta n. 156/2017, di stanziamenti di bilancio per la riqualificazione delle strutture di Villa San Nicola, Via Gran Sasso e Villa Grande e per lo spostamento in un area più idonea del centro di raccolta dei rifiuti della Ecolan S.p.A. che attualmente insiste accanto alla scuola Primaria di Fontegrande.
Spesso sentiamo dire che nelle casse del Comune non ci sono soldi ma, solo per fare un esempio, dal momento che per scelta della nuova Amministrazione l'attuale ufficio stampa costa alla collettività oltre 200.000€ in cinque anni, non vorremmo ritrovarci di fronte al paradosso di non riuscire a reperire fondi per ristrutturare le scuole e, al contrario, esser riusciti a reperirli per pagare qualcuno incaricato di comunicarci la triste notizia a mezzo stampa.
A nostro parere è opportuno che priorità e obiettivi vengano stabiliti con più ragionevolezza; pertanto chiediamo all'Amministrazione di rimettere al centro della propria attività la costruzione di una Città senza periferie, al cui interno le strutture scolastiche diffuse sul territorio possano ricoprire un ruolo strategico.
C.S. Giorgio Marchegiano - Emore Cauti
