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Furti e prostituzione a Lido Saraceni di Ortona

Le proposte della consigliera comunale del Partito Democratico di Ortona Nadia Sipio

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Il furto dell'auto denunciato dalla   turista torna a mettere in primo piano una zona, il Lido Saraceni; che purtroppo è diventata a rischio negli ultimi tempi.

Ai ladri e ai balordi si aggiungono anche episodi legati alla prostituzione.

Una situazione che certo non giova all'immagine della nostra città, sminuisce e mortifica anche un luogo bello e di richiamo com'è appunto il Lido Saraceni. La richiesta che arriva da più parti dell'installazione delle telecamere credo debba essere presa in considerazione, forse non risolverà i problemi che affliggono quell'area, ma potrebbe essere un deterrente e scoraggiare chi si appresta a delinquere e comunque i cittadini si sentirebbero più sicuri. E questo è un dato da non trascurare. Sono convinta dell'efficacia delle telecamere tant'è che nella passata amministrazione, quando ero assessore e vice sindaco, ho sostenuto e concretizzato questo progetto, come forse molti ricordano. La sicurezza è un argomento che ho messo e continuo a mettere al centro della mia azione politica anche ora, come consigliere di minoranza. Per quanto riguarda la prostituzione ritengo inadeguata l'ordinanza del Sindaco Leo Castiglione emessa "al fine di prevenire e contrastare i pericoli cagionati da comportamenti connessi all'esercizio della prostituzione", che si riduce a una serie di divieti e di controlli riferiti solo all'area incriminata.

Sono convinta che l'effetto potrebbe essere quello di spostare il fenomeno da una zona ad un' altra. L'ordinanza non tiene in nessuna considerazione il bisogno di aiuto che spesso ci viene lanciato dalle vittime stesse, né fornisce risposte a quelle donne, il più delle volte straniere che arrivano in Italia spinte dal desiderio di cambiare in meglio la propria vita e si trovano costrette sulla strada. Credo che una iniziativa volta davvero a contrastare questo triste mercato debba prevedere una serie di momenti e di opportunità, a cominciare da quello, fondamentale, dell'ascolto per arrivare a un sostegno concreto, a una protezione reale, perché solo così le donne non si sentiranno rifiutate e avranno anche la forza di denunciare, poiché sapranno di poter ricominciare con un percorso di reinserimento.

Chiedo all'Amministrazione Comunale, all'Assessore alle Politiche Sociali, di attivare una rete, un protocollo d'intesa con la Provincia di Chieti, la Questura, l'Arma dei Carabinieri e con tutti i Comuni dell'ente d'ambito n.28, con l'Azienda Sanitaria e con tutti i soggetti del terzo Settore. E' fondamentale lavorare in sinergia e con obiettivi condivisi. Auspico l'istituzione di un tavolo permanente di discussione e di confronto per condividere così' un'unica piattaforma di azioni e di interventi nel rispetto delle norme vigenti. Si potrebbe anche partecipare all'Avviso pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità, che prevede (ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2016) un Bando per il finanziamento di progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare, in via transitoria, ai soggetti destinatari adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell'assistenza e dell'integrazione sociale.-

E' necessario, se si vuole contrastare la prostituzione, mettere in campo azioni mirate e soprattutto rispondenti a un programma di assistenza e di integrazione. L'adesione al bando delle pari opportunità per i progetti territoriali di assistenza è il primo fondamentale passo di un percorso non facile ma che può iniziare con il piede giusto. Si tratta di un fenomeno che non va sottovalutato perché il più delle volte a spingere una donna sul marciapiede non sono le disperate condizioni economiche, ma la violenza e la malavita organizzata.

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Comunicato S. Nadia Di Sipio consigliera comunale del Partito Democratico di Ortona

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