In molti ci chiedono che aria si respiri in Comune. È molto difficile descrivere un clima, ma, raccontando alcuni importanti episodi sintomatici, è possibile rendere l'idea.
Venerdì 11 agosto si sono insediate le tre Commissioni consiliari, articolazioni del Consiglio comunale che hanno principalmente la funzione di valutare in via preliminare i provvedimenti da discutere durante le adunanze del Consiglio. Così come deliberato all'unanimità durante il Consiglio comunale del 5 agosto, tali Commissioni sono composte da 10 membri: 4 per la maggioranza, 6 per la minoranza. Nulla di strano perché il funzionamento delle Commissioni prevede il sistema del voto ponderato in base al quale i Consiglieri di maggioranza (quattro in questo caso) votano per i dieci membri del Consiglio comunale che sono chiamati a rappresentare: per intenderci, mentre il voto dei Consiglieri di minoranza vale 1, quello dei singoli Consiglieri di maggioranza vale 2,5.
A norma dell'art. 11, comma 1 del Regolamento del Consiglio comunale che recita "Il Presidente di ciascuna commissione è eletto a maggioranza dei voti dei componenti", il principio del voto ponderato non trova applicazione nell'unica fattispecie dell'elezione dei Presidenti delle Commissioni dove, al contrario, si applica il principio "una testa un voto". Anche in questo caso nulla di strano; se non fosse che la maggioranza, palesando una grave superficialità e la mancanza di attitudine all'approfondimento, non se ne sia accorta per tempo.
È pertanto accaduto che l'11 agosto, al momento della votazione del Presidente della I Commissione, la Consigliera di maggioranza Ortolano abbia ottenuto 4 voti, il Consigliere di minoranza Di Nardo 5 voti (assente Veri). Erroneamente, per i motivi suesposti, la Presidente Rabottini ha ritenuto dovesse essere proclamata eletta la Consigliera Ortolano in forza del voto ponderato. Immediatamente dalla minoranza abbiamo fatto notare che fosse doveroso applicare il principio "una testa un voto" così come sancito dall'art. 11, comma 1 del Regolamento e proclamare pertanto eletto il Consigliere Di Nardo.
Di fronte all'incredulità della Presidente Rabottini e degli esponenti della maggioranza, siamo stati costretti a richiedere l'intervento della Segretaria Comunale, la dott.ssa Mariella Colaiezzi, figura apicale dell'Amministrazione che a norma dell'art. 97, comma 2. del Testo Unico degli Enti Locali svolge funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell'ente in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti. Resasi pertanto necessaria la redazione di un parere scritto della Segretaria Comunale, le sedute delle Commissioni sono state rinviate al 17 agosto.
Riunitesi nuovamente ieri, all'inizio delle sedute delle Commissioni è stata data lettura del parere della Segretaria Comunale la quale, avvalorando la tesi della minoranza ha affermato, a conclusione di un dettagliato ed articolato ragionamento giuridico: "Si ritiene che i Presidenti di ciascuna Commissione siano eletti secondo il sistema previsto nel primo comma dell'art. 11, interpretato letteralmente, e cioè a maggioranza dei voti dei componenti".
A questo punto, calpestando i diritti della minoranza e sovvertendo le indicazioni giuridiche della Segretaria comunale, la Presidente Rabottini, sostenuta dai Consiglieri di maggioranza, anziché svolgere il proprio ruolo di garante delle regole democratiche e dei diritti di tutti i Consiglieri, ha proceduto a proclamare eletti i Presidenti votati dalla maggioranza. Ovviamente nei prossimi giorni valuteremo come impugnare tali provvedimenti.
Quel che resta è il forte disagio nel vedere una maggioranza che a parole e sulla stampa tende la mano alla minoranza, mentre nei fatti ne calpesta le prerogative ignorando leggi, statuti e regolamenti e perpetrando con arroganza un atteggiamento che svilisce non tanto noi Consiglieri comunali come persone, quanto il ruolo che siamo chiamati a svolgere all'interno delle Istituzioni su mandato dei cittadini.
Così come abbiamo già dimostrato nel primo Consiglio comunale presentando e facendo approvare una mozione che consentirà agli ortonesi di assistere da casa alle sedute del Consiglio grazie alla diretta video, per quanto ci riguarda continueremo a svolgere il nostro compito in modo fertile affinché anche il bagaglio di sensibilità e competenze di cui siamo portatori possa essere messo a disposizione della Città : lo faremo perché ce lo impongono le nostre coscienze, il rispetto che dobbiamo a tutti gli ortonesi e l'amore che nutriamo per questa comunità .
Al contrario non saremo mai disposti a subire l'ottusa prepotenza della maggioranza e ad assecondare i loro falsi elogi della collaborazione che, fino ad ora, nonostante la nostra buona volontà , hanno avuto solamente il sapore sgradevole dell'ipocrisia.
Comunicato s. Giorgio Marchegiano Emore Cauti
