I cittadini ortonesi devono attendere a morire perchè nel cimitero di Ortona mancano i loculi per la sepoltura. Si tratta della nuova provocazione dell'attacchino della città, Donato Ramundo che ha realizzato un manifesto affisso in centro urbano e rivolto al sindaco Vincenzo D'Ottavio e all'assessore al ramo, Roberto Serafini nel quale denuncia la mancanza di posti per “l'eterno riposo” nel campo santo principale della città.
“Ci risiamo”, scrive Ramundo molto sensibile all'argomento, “come due anni fa anche ora, cari cittadini ortonesi, dovete attendere a morire!...Nel cimitero mancano i loculi per la sepoltura. I loculi costruiti due anni fa sono terminati. Ce ne sono rimasti alcuni in ultima fila dove per mettere un fiore dovete prendere la scala a cestello elevatore!”.
Interpellato il Comune, si ammette che si è giunti al limite dell'emergenza loculi e si comunica che si avvieranno dei progetti per l'ampliamento del cimitero con la costruzione di alcune nuove cappelle e soprattutto di nuovi loculi, molto più richiesti rispetto alle prime, nella zona nuova dell'area.
“Non siamo ancora nella situazione di emergenza, ma ci siamo vicini”, spiega l'assessore Serafini, “da quando ci siamo insediati un anno fa che monitoriamo la situazione. Il primo lotto loculi già realizzato è stato quasi tutto assegnato. Abbiamo ancora delle disponibilità, ma ovviamente non bastano, perciò ripartirà al più presto i lavori da parte del consorzio progetto e finanza, che ha l'esclusiva di costruire nel suddetto cimitero, per la realizzazione del secondo lotto che prevede 150 loculi più delle cappelle, mentre per il terzo lotto, da 200 posti, ci vorrà un po' più di tempo”.
L'Ente vuole anche avviare un progetto d recupero dalla zona cosiddetta anni'60 dove ci sono strutture fatiscenti con addirittura ferri arrugginiti che sporgono dalle parti superiori. L'intento è quello di ristrutturare i blocchi e di creare delle file in più, insomma delle sopraelevate come all'ingresso. Inoltre, si sta effettuando il censimento di tutte le tombe che hanno più di 99 anni e ce ne sono tante.
Ramundo si sta battendo anche da oltre 10 anni per la ristrutturazione e riapertura la della cappella della Santissima Trinità, sempre, nel cimitero comunale chiusa su disposizione dell’allora dirigente comunale a tutela della pubblica incolumità in quanto la cappella era pericolante.
