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Nella giornata di venerdì 24 febbraio, Pasquale Leonelli, Mister della Victoria Cross Ortona, è stato sottoposto ad una procedura di angioplastica dove gli è stato inserito uno Stent che è montato su un palloncino che viene espanso all'interno dell'arteria coronaria per comprimere la placca e ripristinare il flusso sanguigno. L' intervento è durato quasi due ore ed è perfettamente riuscito. Attualmente si trova nell'unità coronarica di terapia intensiva dell'ospedale di Chieti. Si trova in una struttura denominata "Polo del cuore", un reparto all'avanguardia formata da persone fantastiche oltre che molto professionali. Posso tranquillamente dire che è in ottime mani. Volevo rassicurare tutte le persone che mi hanno contattato in questi giorni e vi assicuro che sono stati un'infinità, anche dall'estero, che Pasqualino sta bene. Ieri durante la nostra partita mi ha chiamato cinque volte e gli ho detto che, visto come stava andando la gara, da 4-2 per noi a 4-4, che lo stavo per raggiungere...Il destino o la fortuna, chiamiamola come vogliamo,ha voluto che io fossi con lui (come d'altronde ormai da più di 35 anni...) e siamo arrivati al Pronto Soccorso di Ortona in " Zona Cesarini ". Lo hanno subito stabilizzato. Ringrazio pubblicamente tutto il personale perché hanno capito immediatamente la gravità della cosa. Poi ringrazio anche il mio amico d'infanzia Dino D'Arcangelo, autista del 118, che in 15 minuti ( ripeto quindici minuti ) lo ha portato a Chieti direttamente nella sala dove lo stavano già aspettando per l'intervento. Da venerdì nella mia mente rimbomba costantemente quello che parecchie persone mi hanno detto: " GLI HAI SALVATO LA VITA ". Mi è capitato spesso di sognare di salvare la vita ad una persona, perché è una cosa incredibile, fantastica e aver contribuito a salvarla al mio miglior amico questa è una cosa che mi porterò dietro per tutta la vita. Mi hanno anche detto che l'amicizia d'ora in poi sarà ancora più stretta, ma lo era già prima di questa " avventura ". Se prima la mia giornata era dedicata 14 ore alla mia famiglia e 10 a te, ora faremo 12 e 12 perché quando uscirai da lì, ti marchero' ancora più stretto perché di strada, INSIEME, ne dobbiamo fare ancora molta. TI VOGLIO BENE AMICO MIO. P.S. Al cinese che aspetta sulla riva del fiume che passi il cadavere dico: stai tranquillo di lì non passerà nessuno, ti ci puoi anche addormentare...
