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AUTORITA' PORTUALE, FEBBO E CIERI: DELRIO METTE FINE AI GIOCHI MENTRE A ORTONA E' ANCORA TUTTO FERMO

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 "E' stato il Ministro Delrio con poche e semplici parole messe nero su bianco a smentire i grandi annunci, le promesse e i caroselli che in questi mesi si sono susseguiti attraverso le dichiarazioni festose di D'Alfonso e D'Alessandro sul passaggio dell'Abruzzo sotto l'Autorità portuale di Civitavecchia. Scrive Delrio:  non sembra che vi siano le condizioni per il trasferimento dei porti abruzzesi di Pescara e Ortona dall'Autorità portuale di Sistema portuale del mare Adriatico centrale all'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale, data anche la mancanza di contiguità dei porti in parola. Che tradotto vuol dire: fine delle prese in giro". E' quanto dichiarano il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il capogruppo di Forza Italia al Comune di Ortona, Tommaso Cieri.  

"Fine della storia e stop alle autocelebrazioni di questo governo regionale - proseguono Febbo e Cieri - per il quale il passaggio con Civitavecchia, rincorso senza nessuna condivisione da parte dei portatori di interesse, fosse ormai cosa fatta. Niente di tutto questo e le semplici parole di Delrio contenute in una lettera (ovviamente secretata), datata 11 novembre, giorno della visita del Ministro in Abruzzo, ma sulla quale tutti hanno taciuto, ristabilisce finalmente la verità e soprattutto fa cadere la maschera a chi aveva cavalcato la vicenda. Da sottolineare che anche il sottosegretario De Vincenti, in Abruzzo 3 giorni fa, aveva dato ampie rassicurazioni e garantito che avrebbe caldeggiato la proposta abruzzese (sic!!). 

Noi eravamo stati accusati di non volere il bene di Ortona proprio da chi (leggasi l'ex sottosegretario D'Alessandro) oggi deve fare i conti con l'amara realtà e dovrà rimangiarsi quanto più volte dichiarato ovvero che era tutto a posto, che la strategia era condivisa con Ministero e Regione Lazio ecc. Niente di tutto questo. Per non parlare poi del consulente del sindaco di Ortona e della Regione in materia portuale, Antonio Nervegna, anche lui probabilmente mentiva sapendo di mentire. 

La realtà purtroppo ha un altro sapore per i porti d'Abruzzo e per lo scalo di Ortona che sta vivendo un periodo drammatico nonostante conferenze stampa trionfalistiche e gli squilli di tromba in vista della campagna elettorale per le amministrative. A oggi i problemi del porto sono sotto gli occhi di tutti con un dragaggio bloccato mentre si è in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato previsto per il 28 gennaio 2017. Qualunque sia l'esito si è perso un anno e mezzo di tempo e su questo D'Alessandro, sempre pronto a difendere la causa dalfonsiana, dovrebbe dare delle spiegazioni alla comunità ortonese oltre che fare il mea culpa . Inoltre permane ancora un'enorme confusione intorno alla costruzione dei depositi di Gpl rispetto ai quali anche il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiesto di fare chiarezza. Se si darà seguito alla comunicazione di Delrio  - concludono Febbo e Cieri - e tutto resterà come stabilito dal Governo nazionale, con quale faccia D'Alfonso e D'Alessandro si ripresenteranno di fronte all'Autorità portuale di Ancona??".  

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