Il Consiglio Comunale di Ortona è stato convocato su richiesta di 7 consiglieri di maggioranza per il prossimo 22 giugno in prima convocazione ed il 24 in seconda per deliberare l’affidamento diretto alla società Eco.Lan S.p.A. di Lanciano del servizio di raccolta della nettezza urbana sull’intero territorio ortonese.
Agli atti è stata depositata una anonima relazione ed uno schema di deliberazione che si esprimono nella più evidente contraddittorietà rilevata e pronunciata dal TAR Abruzzo con la nota sentenza n. 349/2015 e confermata appieno dal Consiglio di Stato (sentenza n. 01900/2016 depositata il 12/05/2016) in sede di appello in relazione alla controversia tra Eco.Lan S.p.A. e Comune di Orsogna, per una vicenda identica a quella che si vuole riproporre a Ortona che avrebbe dovuto far desistere anche i più accessi sostenitori di questa scelta.
Sul piano giuridico la giurisprudenza amministrativa è stata chiara: la società Eco.Lan S.p.A. non possiede i requisiti per usufruire dell'affidamento diretto, in quanto l'attività di raccolta dei rifiuti non è la sua attività prevalente (perché inferiore al 80% del suo fatturato) e pertanto non può essere destinataria di un affidamento diretto per il servizio di raccolta e gestione rifiuti.
Sul piano economico – finanziario, dal convegno organizzato da Democrazia Civica lo scorso 18 maggio, è emerso che esistono altre e interessanti proposte nel caso fosse indetta una gara, proposte che risulterebbero economicamente più vantaggiose, perché rispettano gli obiettivi del miglior rapporto qualità /prezzo onorando i principi cardini per la stipula dei contratti pubblici di economicità , efficacia, imparzialità , parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità , pubblicità tutela dell’ambiente ed efficienza energetica.
La decisione di alcuni consiglieri di maggioranza del Comune di Ortona di affidare il servizio alla Eco.Lan S.p.A. a prescindere da ogni confronto con altri operatori privati e quindi ignorando anche altre potenziali proposte più convenienti per la città e soprattutto per i cittadini è stata ribadita in più occasioni, anche attraverso comunicati stampa; se non c’è gara, se non c’è confronto, non si evince nemmeno la convenienza del contratto e non si può preferire politicamente una strada da percorrere a prescindere dalla convenienza.
La determinazione di alcuni consiglieri di maggioranza di non voler bandire una gara di evidenza pubblica, ma di affidare direttamente il servizio alla Eco.Lan S.p.A., senza confrontarsi con altre proposte concorrenti, a nostro avviso viola il loro dovere di dare conto dei pro e dei contro di tale scelta, comparando altre offerte alternative e le esigenze dei cittadini.
Se l’offerta della Eco.Lan S.p.A. è la più vantaggiosa non avrà nessun problema a prevalere in una gara di evidenza pubblica. Dunque, si faccia la gara e vinca il migliore.
Auguriamoci che il Sindaco D’Ottavio, come nel caso del deposito GPL sul Porto, si ravveda e consenta una gara pubblica per l’affidamento del servizio di raccolta della nettezza urbana, rispettando la volontà dei cittadini di Ortona.
c.s. DEMOCRAZIA CIVICA
Nel Convegno organizzato da Democrazia civica sono stati posti a confronto
1) che l'offerta della ECOLAN è meno conveniente di una proposta alternativa di gestione presentata al Comune dal consorzio IGAM, in quanto la prima chiede un canone di circa tremilioni mentre la seconda di € 2.840.000;
2) l’offerta alternativa e concorrente contiene prestazioni maggiori rispetto a quelle offerte dalla Ecolan e cioè:
a)una maggiore frequenza per la raccolta dei pannolini;
b)una frequenza di raccolta per le utenze domestiche quasi tre volte a quella proposta dalla Ecolan;
c)la realizzazione di tre isole ecologiche, da svuotare 6 volte a settimana, a fronte di una sola isola da svuotare una sola volta;
d)la Igam prevede la raccolta dei rifiuti abbandonati sei volte a settimana, la raccolta degli ingombranti e degli sfalci domestici quattro volte al mese mentre la Ecolan ne prevede solo uno a settimana per le discariche abusive e uno al mese per gli altri, chiedendo un compenso aggiuntivo di € 300,00 per ogni raccolta eccedente quella prevista;
f)la Igam pone a suo carico i costi di adeguamento del centro di raccolta di Fonte Grande e del centro di trasferenza di Villa Torre mentre la Ecolan li pone a carico del Comune;
g)la Igam prevede la manutenzione dei prati rustici 12 volte l’anno mentre la Ecolan 2 volte, aggiungendo anche quattro interventi l’anno sulle scarpate, 24 interventi l’anno alle rotatorie, e ritmi di potature degli alberi a secondo della età degli stessi, che la Ecolan non prevede.
3) che la Ecolan (secondo quanto affermato dal Tar Abruzzo) non possiede i requisiti per usufruire dell'affidamento diretto, in quanto l'attività di raccolta dei rifiuti non è la sua attività prevalente (perchè inferiore al 80% del suo

