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FABRIZIO IEZZI: UNA STORIA INFINITA TRA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE DELLA BUROCRAZIA

IL DISABILE PIU' AMATO DELLA CITTA' RINGRAZIA L'ASSOCIAZIONE GIOVANI ORTONESI.

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Fabrizio è un ragazzo che vive la sua storia complicata, con il sorriso gioviale di un venticinquenne, pieno di vitalità e di speranze future. Insegue una vita migliore, e aspetta fiducioso, che le Istituzioni eliminino le barriere architettoniche della sua abitazione.

Oggi vive, con la mamma  Erlinda Borromeo, in via Berardi, n°25 al secondo piano del quartiere Madonna degli Angeli. Riesce ad uscire di casa grazie all'ausilio di un montascale, tra l'altro molto difficile da manovrare.

 E' in attesa che l'ATER,[ Istituto case popolari] di Chieti, mantenga le promesse e metta in funzione il montacarichi, senz'altro più agevole per le operazioni di saliscendi e anche più sicura nelle attività quotidiane di Fabrizio.

Anche all'interno dell'appartamento ci sono delle difficoltà oggettive per muoversi in barella. La migliore soluzione sarebbe che Fabrizio affrontasse le sue giornate in un ambiente più confortevole e adatto alle sue esigenze di diversamente disabile.

Le molte richieste inoltrate ai Responsabili delle Istituzioni hanno riscontrato soltanto promesse, al momento, non mantenute.

FABRIZIO IEZZI accetta con il sorriso di sempre, il dialogo con il cronista di Ortonanotizie e lancia un appello ai gestori degli stabilimenti balneari: "speriamo che venga garantito l'accesso alle spiagge anche per noi, che abbiamo seri problemi con la deambulazione. Ringrazio tutta la città, ed in particolare i miei amici dell'associazione giovani ortonesi, che stanno facendo la raccolta fondi. Occore la somma necessaria per acquistare il mezzo idoneo, provvvisto del saliscendi elettrico, sottolinea Fabrizio.

Fabrizio fu vittima di un incidente in mare nei pressi della scogliera frangiflutti in località lido Riccio, il 5 di agosto dell'anno 2012.

Dopo lunghe peripezie e ricoveri in alcuni ospedali, Fabrizio è vissuto nella Clinica Villa Pini d'Abruzzo, per effettuare cicli di riabilitazione nel reparto condotto dal primario, Rosella Lardeni.

La storia continua, ma le Istituzioni devono darsi una regolata. I diritti dei disabili non possono essere calpestati.

Forza FABRIZIO, sempre al tuo fianco....

 

 

 

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