Le "bellezze" di Ortona offuscate dalla scarsa manutenzione. I percorsi pedonali e le strade comunali all'abbandono. Uno scempio ambientale e non solo.
Se scendiamo su Via Margherita D'Austria direzione Saraceni, osserviamo un degrado indescrivibile: erbacce non tagliate da tempo, cartacce, bottiglie, manto stradale bucherellato e cunette ostruite.
L'unica bella notizia è il cittadino esemplare, di buona volontà , dotato di cariola e pala che pulisce accuratamente il tratto di cunetta nelle vicinanze della sua proprietà , per il resto solo incuria e noia.
Scendendo a piedi, sull'ultimo tratto della strada provinciale, chiusa al traffico da oltre un trentennio, in bella vista appaiano: frigoriferi, lavatrici, cartoni e calcinacci. Un vero schiaffo alla natura e a tutto il creato.
E non finisce quì.
Alla fine della discarica, lato sud sulla risalita che conduce sul cavalcavia appare una bella gigantografia del territorio di Ortona, dove si esalta la bonta dei vini del suo territorio. Il progetto europeo, compreso il costo per installare la segnaletica, è finalizzato alla divulgazione dei prodotti del'ortonese, attraverso un percorso qualitativo di alto livello. E' incredibile posizionare il tabellone verticale in luogo inacessibile e non fruibile dalla comunità .
Che vergogna.
Sulla Via Cervana l'incuria è quasi invisibile, ma ci sono situazioni di grave pericolo, sia sul manto stradale, che sul marciapiede.
La storica spiaggetta della "Ritorna" è mantenuta discretamente ed i cittadini ortonesi legittimamente hanno richiesto all'Amministrazione Comunale l'installazzione di un bagno chimico.
RIPARI DI GIOBBE ED IL CASTELLO ARAGONESE 2 TESORI DA RILANCIARE.
La raccolta di firme (1800) eseguita anni fa, non ha prodotto alcun risultato. Le promesse per liberare il cancello che conduce sulla splendida spiaggia, non sono state mantenute e pertanto i turisti, che avevano invaso Ripari di Giobbe nel giorno della Pasquetta sono rimasti delusi e amareggiati. " Il lucchetto va tolto e va installato lo stesso segnale della scalinata,che dal porto risale lato est Castello Aragonese. Non importa se il tragitto è illuminato o meno, con un pò di prudenza si percorre in completa sicurezza", si sfoga un cittadino ortonese residente nella zona nord.
L'altro "tesoro" di Ortona da custodire a lucido è il Castello Aragonese, tuttora purtroppo senza custodia e senza un operatore turistico.
Domenica 3 aprile una comitiva di disabili, provenienti dall'Aquila, non hanno trovato nessun operatore tecnico, che sapesse mettere in funzione il sollevatore.
La Concattedrale offre una immagine turistica mediocre, senza alcuna accoglienza e senza servizi igienici.
Ogni volta che arriva in piazza Plebiscito un turista, trova difficoltà ad individuare il percorso, che conduce alla Concattedrale dell'Apostolo Tommaso.
E' sparito anche il segnale installato sulla scalinata, che da Via D'Annunzio conduce sulle stradine del centro storico per visitare la tomba del Santo. Anche quì il degrado è il padrone assoluto. Il percorso è pieno di buche e nessuno, fino ad adesso, si è preoccupato di trovare la giusta soluzione con una pavimentazione, degna di un centro storico. La piazza dell'Apostolo Tommaso appare molto fredda e priva di verde e di fiori.
Una pessima immagine per una città bella e ridente sul mare, molto apprezzata e visitata da molta gente.
L'accoglienza e la cura prima di tutto. I bagni pubblici, degni di questo nome, dove sono ubicati?