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ORTONA COLPITA DURAMENTE- L'OSPEDALE MUORE

La sanita' Italiana versa in uno stato pietoso-ORTONA ne e' lo specchio fedele

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E' di questi giorni la notizia di un'altra tragedia evitabilissima-

Una giovane donna 42enne e' morta a Napoli perche' in tutti gli Ospedali della zona non c'era una sala operatoria disponibile per poter intervenire.

Ormai la SANITA' e' diventata un campo di guerra ovunque, si chiudono reparti, si riduce il personale , si chiudono Ospedali, si aumentano i tichet a tutti i livelli , aumentano i farmaci non esenti, si cancellano indagini radiografiche se non a pagamento, importantissime per noi mortali ma non per chi comanda , tanto loro se servono se le fanno fare anche a casa a domicilio.

Se si prenotano visite negli Ospedali pubblici si rischia di aspettare un anno quando va bene altrimenti, anche per esami importantissimi, si aspetta molto di piu'. Siamo stati abbandonati dai Governanti proprio in un settore vitale per la vita di tutti i cittadini.  

ORTONA e' lo specchio del degrado, se si vuole raffigurare al meglio il decadimento della Sanita' basta riferirsi al nostro Ospedale dove chiudono un reparto dietro l'altro, Ortopedia, Medicina, Ostetricia, Ginecologia, Punto Nascita, si vocifera fra poco Geriatria e prossimamente si pensa che anche il Pronto Soccorso potrebbe essere attivo solo per le 12 ore anziche' per le 24 ore come e' attualmente.

La foglia di fico di Oncologia Ginecologica di soli 8 letti sa proprio di presa per i fondelli ed anzi mette in tutta evidenza la strategia di chiusura mascherata con tanti fumogeni per oscurarne fino all'ultimo l'amaro epilogo.

Ormai la menzogna, speriamo di sbagliarci, in campo Politico non serve solo a nascondere la verita' ma addirittura si propone di sostituirla , di distorcere le idee e di uccidere i fatti che per fortuna hanno la testa dura e rimangono li' a testimoniare le tarantelle indegne. 

I cittadini dovrebbero ribellarsi e prendere coscienza che nessuno piu' ci rispetta , che siamo carne da macello e che e' doveroso opporsi con tutte le risorse lecite a disposizione.

Fortunatamente c'e' il Comitato contro la chiusura del punto nascita che tiene viva la fiammella della speranza della rinascita della coscienza civile , a questo Comitato siamo tutti grati.

Ci ripromettiamo, a breve di approfondire ulteriormente l'argomento facendo interviste all'interno del Comitato e sentendo anche la voce di semplici cittadini.

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